Odgaard, un gigante pieno di talento
La finale di Supercoppa Primavera di ieri è stata decisa da Facundo Colidio con due zampate in area di rigore.
Il protagonista indiscusso della partita è stato lui. Ma chi ha visto i 120 minuti non può non aver notato la personalità di altri due gioielli della splendida banda di Stefano Vecchi. Jens Odgaard riempie l’occhio ed il campo con il suo fisico da corazziere. 188 cm di lucidità, di corsa, con due piedi niente male e grande capacità di coprire la palla per far salire la squadra. E’ stato una spina nel fianco dei giallorossi per tutto l’incontro. Ha fatto a sportellate con chiunque gli capitasse a tiro, uscendone quasi sempre vittorioso proprio grazie al fisico e costruendo diverse situazioni di grande pericolo per la porta romanista. Il danese si è già messo in mostra ripetutamente nella stagione. 4 gol e due assist nel campionato di categoria, 5 gol e un assist in Youth League. Numeri che devono essere certo confermati ma che potrebbero essere sufficienti a garantire al ragazzo un chance come sostituto di Mauro Icardi.
Emmers, tuttocampista prezioso
Lo stesso dicasi per Xian Emmers, tuttocampista centrale belga con due polmoni a mantice, una grinta che potrebbe distribuire a qualcuno in prima squadra ed una straordinaria dote, quella di essere sempre nel punto giusto al momento giusto. Capace di rendersi utilissimo in entrambe le fasi, anche se le sue qualità spiccano nella metà campo offensiva. Lo testimoniano i quattro assist forniti ai compagni della prima linea in questo primo scorcio di stagione. E quando è il momento di tentare la conclusione non si fa pregare. Fu un suo gol a punire sempre la solita Roma nella semifinale delle final four dello scorso anno ed a portare l’Inter alla finale con la Fiorentina. Due diamanti, forse neanche tanto più grezzi. E’ stato lo stesso Stefano Vecchi nel post gara di ieri a sottolineare quanto difficile sia il salto tra la Primavera e lo scenario della prima squadra. Con il realismo di un uomo che con i giovani nerazzurri ha vinto tutto il possibile in Italia e che ora si getterà a capofitto nell’avventura europea per cercare di emulare Andrea Stramaccioni.
Con cautela, ma meritano una possibilità
Lui e Spalletti hanno questi due ragazzi sotto i loro occhi tutti i giorni e la loro valutazione tecnica vale ben più della nostra. Le condizioni economiche della società non sembrano permettere acquisti di livello tecnico certo e di sicura affidabilità. Dunque, invece di andare a cerca di avventure o a pesca di nomi più o meno sconosciuti da pagare fior di soldi, si abbia il coraggio di gettare nella mischia ragazzi come questi. Con la dovuta cautela ovviamente, nelle occasioni e nei momenti giusti per evitare scottature pericolose, ma potrebbe davvero valere la pena dare loro un’occasione importante.