Joao Mario: mr.Kia è irritato con l’Inter? Venga a San Siro per vedere chi è irritato davvero…
Joao Mario, Kia Joorabchian arrabbiato
Diversi siti oggi hanno riportato la notizia che Kia Joorabchian sarebbe irritato con la società nerazzurra per la gestione del suo assistito Joao Mario. Se non ci fosse da piangere ci sarebbe davvero da ridere. Questo signore nell’estate del 2016 fu l’artefice del passaggio del giocatore portoghese dallo Sporting Lisbona all’Inter per la modica cifra di circa 40 milioni di euro oltre a circa 4 di commissioni. E ci fermiamo qui, visto che di quel mercato potremmo ricordare anche di Gabigol e De Boer, arrivi su cui l’uomo d’affari angloiraniano mise pesantemente parola.
Le prestazioni del suo assistito sono sotto gli occhi di tutti. Doveva essere un crack, dopo lo splendido europeo vinto a fianco di CR7.
Doveva essere…ma non è stato
Era arrivato per essere il fulcro del nuovo centrocampo nerazzurro, l’uomo che in posizione centrale o partendo dalla fascia, doveva garantire la profondità dell’azione, gli inserimenti necessari ad offrire un’alternativa al cross per Icardi. Niente di tutto questo, fino ad oggi, anzi. Palle perse sanguinose, concentrazione non in linea con il compito richiestogli da Spalletti, disponibilità al sacrificio non pervenuta. Questi gli elementi che hanno caratterizzato l’esperienza nerazzurra di Joao Mario fino ad oggi. E per puro spirito di riguardo nei confronti del nostro fegato non vogliamo ritornare sul gol sbagliato in maniera incredibile nel derby di coppa Italia.
Venga a San Siro domenica sera
Faccia una cosa il buon Joorabchian, venga a San Siro domenica sera in occasione della partita con la Roma, ma non in tribuna VIP come suo solito. Si faccia un giro in qualche settore un po’ più “popolare”, per capire chi è veramente “irritato” (eufemismo) con lui e con il suo talento portoghese. Non si preoccupi più tanto Mr. Kia se non capisce alla perfezione la lingua italiana. I tifosi dell’Inter non mancheranno di aiutarlo con signorilità ed educazione per fargli capire il loro stato d’animo. E poi, giusto per chiudere la vicenda con soddisfazione di tutti, il giorno dopo porti in Corso Vittorio Emanuele un’offerta per Joao di qualche club di qualsiasi parte del mondo. Ovvio, almeno 32 milioni, minimo sindacale per evitare minusvalenze. Dopodichè, una stretta di mano e arrivederci, anzi, addio.