Il punto di Repubblica sul mercato e Icardi
Il quotidiano, La Repubblica, nella sua edizione odierna, ha parlato del mercato in entrata ed in uscita dei nerazzurri. Soffermandosi sulla possibile cessione di Icardi.
Il mercato attuale
“I prestiti creativi, i pagherò, il comprerei ma non posso. Le trattative col cappello in mano, in una condizione di subalternità che tutti nel calcio conoscono bene, s’immagina con quali conseguenze. È il mercato invernale, ovvero la gimkana dell’Inter, in cerca di rinforzi per aspirare alla Champions ma tanto debole di suo, perché non può spendere un euro se prima non ne incassa un altro, e ciò che entra deve garantire una plusvalenza. Così la lista degli arrivi imminenti e possibili diventa un elenco di scommesse pericolose: ecco il difensore Lisandro Lopez, argentino minore dal Benfica, dove se ha infilato appena 32 presenze in 4 anni e una sola negli ultimi quattro mesi, qualche motivo ci sarà; si tratta il tuttocentrocampista Rafinha, mai esploso al Barça, dove è stato fermo 6 mesi due stagioni fa per un crociato in frantumi e non gioca da aprile 2017 per la rottura di un menisco, con ricadute varie, quindi auguri; si lavora al rientro in Europa del centrocampista Ramires, un tempo ottimo, ma ormai da due anni in Cina dopo aver già declinato al Chelsea, e chissà com’è ritornare al calcio vero, anzi si sa: quasi impossibile. Con senso dell’anticipo dettato dall’emergenza, il club ha lavorato sodo per il laziale De Vrij a giugno a costo zero, visto che l’olandese è in scadenza (offerti 3.5 mln l’anno di ingaggio), anche se la Lazio sta provando a rinnovare col difensore fissando una clausola a 25 mln. Tutto con grande affanno e creatività, in attesa del coniglio dal cilindro che prima o poi, dicono tutti da mesi, garantirà Walter Sabatini“.
Analisi molto dura da parte del quotidiano, che definisce tutti i possibili acquisti dell’Inter di questo mercato di riparazione inadeguati. Lisandro Lopez arriva per completare il pacchetto difensivo, che andrà ad affiancare Miranda, Skriniar, Ranocchia e, quando rientrerà, Vanheusden. Un difensore che ha esperienza internazionale abituato a segnare, è sicuramente un buon rinforzo. L’argentino arriva come sostituto, dato che Miranda e Skriniar insieme hanno fatto fare un notevole salto di qualità al reparto difensivo nerazzurro. Si è parlato molto di Skriniar quest’estate, ma alla fine si è rivelato uno dei migliori difensori della Serie A. Rafinha potrebbe essere un ottimo acquisto per i nerazzurri, molto cagionevole sì, ma le sue caratteristiche non si discutono affatto. E’ sicuramente un prospetto ed un profilo interessante, che colmerebbe un buco in una zona di campo molto importante per Spalletti. Ramires è un centrocampista di quantità che potrebbe far comodo al tecnico di Certaldo, anche sulla mediana servono rinforzi ed il brasiliano avrebbe solo il costo dell’ingaggio, seppur molto elevato. Anche lui, come Lopez arriva per infoltire la rosa, e potrebbe dare un grosso contributo al raggiungimento dell’obbiettivo Champions, grazie anche alla sua esperienza. L’olandese De Vrij, a costo zero, sarebbe un affare molto ghiotto, anche se venisse acquistato a 25 milioni, pagando la clausola rescissoria. Centrale molto bravo ad impostare e solidissimo negli interventi.
La vicenda Icardi
“Il Fair Play Finanziario non ammette deroghe, ammonisce la proprietà cinese, che tra l’altro avrà pure il gigantesco problema di dover creare circa 70 milioni di plusvalenze entro giugno, sennò si andrà di nuovo sotto nel bilancio, non a caso è stata messa in cantiere la cessione di Icardi per cause di forza maggiore“.
In caso di Champions League, nelle casse dei nerazzurri saranno aggiunti ulteriori fondi per risanare parte del Fair Play Finanziario, oltre a ciò, sono altri i calciatori che potrebbero lasciare Milano, prima del capitano nerazzurro. Oltretutto, lo scorso anno Sabatini ha colmato il debito con una sola operazione, ovvero lo scambio dei cartellini, più conguaglio economico, per l’acquisto di Skriniar. Questa potrebbe essere una soluzione per giugno.
Fonte: La Repubblica