Fazio intervistato dal Corriere dello Sport
Il centrale giallorosso, Federico Fazio, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, parlando di Spalletti, Icardi e dell’attuale momento di forma della Roma.
Come è stata la ripresa dopo la settimana di vacanza?
«Era importante riprendere dopo le vacanze che sono arrivate al momento giusto. E’ stato utile lasciare la testa libera e ricaricare energia per la seconda parte della stagione. Sappiamo che non abbiamo fatto bene soprattutto nelle ultime 4/5 partite come nei due mesi precedenti. Ma ora siamo convinti di ribaltare questa situazione». Ha trovato una spiegazione alla flessione della Roma?
«Non penso che sia un problema fisico, dopo la partita facciamo sempre un’analisi del nostro lavoro fisico, è sempre stato simile negli ultimi mesi. Stiamo lavorando per cercare di risolvere tutti i problemi che abbiamo incontrato, la cosa più importante è riconoscere quando le cose non vanno bene e trovare una via d’uscita». Quale può essere l’obiettivo della Roma a questo punto della stagione?
«Viviamo alla giornata, partita dopo partita, senza pensare alla classifica finale. Dobbiamo riconoscere che non abbiamo avuto un rendimento positivo nell’ultimo mese, ma sappiamo anche che quello che abbiamo fatto prima di dicembre è stato un gran lavoro. Dobbiamo cambiare qualcosa in questa situazione per ripartire». Domenica ritrova Icardi che all’andata nei venti minuti finali mandò in tilt la difesa della Roma.
«L’Inter non è solo Icardi. E noi abbiamo cambiato tanto da quella partita. Questa sarà diversa. Icardi è un gran giocatore, dobbiamo lavorare per migliorare e per fermare l’Inter. Con Icardi sarebbe bello ritrovarsi al Mondiale».
Domenica ritrova Spalletti.
«Ho avuto un gran rapporto dal primo minuto, mi sono trovato bene. Ho gran rispetto per lui, da tutti gli allenatori che ho avuto ho imparato qualcosa di diverso. E’ un grandissimo, allenatore, come tanti altri». Però non la fece giocare contro il Porto, quando la Roma fu eliminato dai preliminari di Champions. «Non mi fece giocare perché ero appena arrivato. Poi la situazione è cambiata». Quali sono le differenze tra Spalletti e Di Francesco? «Ogni allenatore ha il suo modo di lavorare e di mettere in campo la squadra, è importante imparare da tutti. Di Francesco è grandissimo allenatore e una persona con la quale si può parlare di tutto, che ti aiuta a correggere gli errori. Ho gran rapporto con lui e mi aspetto di imparare tanto».
Come si vede alla fine del contratto? Tornerà in Argentina?
«Per quanto mi riguarda io qui mi sono trovato bene sin dal primo minuto. Quello che accadrà dopo non si sa mai, ma sono molto felice qui, spero di restare tanti anni. Non pensa di tornare in Argentina?
«No, per la qualità di vita e non solo. L’Argentina è un Paese incredibile nel bene e nel male, se penso ai miei figli non mi vedo lì, anche per i temi che riguardano la sicurezza. Resterò a vivere tra la Spagna e l’Italia, sono Paesi simili, dove mi sono trovato bene». Il centrale giallorosso, così come tutta la compagine Roma, ha grande voglia di rivalsa. La partita dell’andata ha segnato, soprattutto Di Francesco, che ha ribadito più volte, che la Roma avrebbe meritato di vincere la gara dell’Olimpico, data la grande mole di occasioni avute. Sarà una sfida decisiva in chiave Champions League. San Siro sarà il teatro di un duello epico, tra due squadre che proveranno ad uscire da un momento opaco.Fonte: Corriere dello Sport