(La Stampa) Thohir nella bufera: la Finanza indaga sull’acquisto dell’Inter
Thohir, la Finanza indaga
Thohir ai tifosi nerazzurri era apparso come il salvatore della patria, dopo gli ultimi anni di presidenza Moratti, avari di titoli e di botti sul mercato. Con il tempo però si è capito che l’indonesiano non era molto diverso. Certo, ha messo l’Inter in mano a Suning, “condannandola” a un futuro roseo, dal punto di vista sportivo però non ha realizzato nulla. La notizia di oggi, che scuote l’ambiente interista viene data da La Stampa. Secondo il quotidiano torinese, la Guardia di Finanza starebbe indaganto sull’operazione che ha portato l’Inter da Moratti al tycoon indonesiano: “Anche l’acquisto dell’Inter da parte dell’imprenditore indonesiano, Erick Thohir, finisce nel mirino della Guardia di Finanza per sospetti di irregolarità nella formazione del capitale con cui l’imprenditore avrebbe acquistato la squadra di via Durini. Dopo gli accertamenti sul Milan per il passaggio nelle mani cinesi, le Fiamme Gialle stanno infatti effettuando in questi giorni una serie di verifiche sui 79 milioni di euro che, a partire dal 2013 per finire al 2015, hanno permesso al tycoon di Giacarta di acquistare la società nerazzura dalla famiglia Moratti”.
Cosa gli viene contestato
A Thohir, secondo La Stampa, verrebbe contestato il percorso che i suoi soldi avrebbero fatto per raggiungere Milano. Ecco cosa scrive a proposito il quotidiano torinese: “È «in corso un’indagine» per accertare se sia stata violata la legge 231 del 2007. In soldoni: verificare la legittima origine del denaro utilizzato da Thohir. Il sospetto è che i documenti che hanno giustificato la ricapitalizzazione, abbiano subito un percorso che al momento non appare agli investigatori del tutto chiaro. Il lavoro degli investigatori avrebbe portato già ad acquisire le carte dell’operazione e sarebbero state ascoltate persone che hanno avuto un ruolo diretto nella ricapitalizzazione iniziata cinque anni fa”. E poi ancora: “Nel mirino, infatti, ci sono i flussi finanziari che passano dalla «International sports capital», riconducibile proprio a Thohir. Non è chiaro – vista anche la riservatezza che accompagna l’inchiesta – se anche in questo caso, ad aprire la pista agli investigatori, siano state le relazioni dell’Ufficio informazioni finanziarie, l’ex ufficio cambi che dipende direttamente della Banca d’Italia e che vigila sui trasferimenti finanziari, con una particolare attenzione per quelli provenienti dall’estero”.