Rafinha: fra giornalismo e blogger
Cari lettori,
InterDipendenza è recentemente diventata una testata giornalistica. In un mondo “a cinque stelle”, dove anche il vostro macellaio o la vostra sarta possono diventare Presidente del Consiglio dei ministri, questo passaggio è decisamente più importante di quanto si pensi. La dimostrazione arriva dal caso Rafinha.
Ci sono i blog i cui “direttori” assicurano di essere bene informati. Sì, in notizie al contrario. Tant’è che, qualche ora fa, garantivano l’immobilità della situazione. E c’è chi, come InterDipendenza, magari con ancora qualche passo falso di troppo (nessuno è perfetto, siamo tutti perfettibili), sta invece cercando di offrirvi un prodotto editoriale. C’è un’abissale differenza fra un blogger e un giornalista. Il blogger “spara” nel mucchio, il giornalista è tenuto alla verità. E la verità è frutto di un lavoro di ricerca. La ricerca non si fonda sulle “voci” sulla verifica incrociata di più fonti autorevoli. Il mio – e dopo 17 anni di mestiere e il titolo di professionista – è un invito: diffidate da certi blog, fidatevi delle testate online. Diffidate dai certi blogger e fidatevi di chi, nel bene e nel male, si affida a quelle due leggi fondamentali della stampa. Perché così come la sarta e il macellaio non possono diventare Presidenti del Consiglio solo perché sono onesti, anche chi scrive un articolo automaticamente non diventa un giornalista.
Buona lettura
E forza Inter