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Fair Play Finanziario, la Uefa studia una rivoluzione. Cosa cambierà?

Fair Play Finanziario al vaglio della UEFA

La UEFA sta studiando alcune norme sul fair play finanziario per far fronte alle spese folli sostenute dai grandi club europei. La disciplina è stata introdotta nel 2009 proprio per limitare tale fenomeno ma i club più ricchi del pianeta hanno saputo aggirare tale disciplina con facilità. L’acquisto di Neymar pari a 222 milioni di Euro da parte del Paris Saint Germain ne è una chiara dimostrazione. Da non sottovalutare anche il passaggio di Coutinho al Barcellona che porterà nelle casse del Liverpool 120 milioni + 40 di bonus, così come quello di Mbappè al Paris Saint Germain, attualmente in prestito che diverrà acquisto la prossima estate per un valore di 180 milioni.

Le possibili nuove norme

Come riportato da Le Parisien le UEFA sta studiando una o più soluzioni tese ad arginare questo fenomeno e a dare una maggiore competitività al calcio europeo. Una di queste potrebbe essere l’introduzione di una luxury tax, una sanzione che andrebbe a colpire i club che spendono più di 100 milioni. Un’altra soluzione al vaglio della UEFA è quella di fissare un numero massimo di trasferimenti o di tesseramenti di un singolo club nell’arco di una sessione di mercato. Si sta pensando di rendere ancora più stringente la norma, già in essere, che impone un tetto massimo di ingaggi (attualmente la norma obbliga i club a spendere non più del 70% del proprio fatturato in stipendi). Così la UEFA si preparare a presentare il nuovo fair play finanziario per dare maggiore equilibrio a tutto il sistema calcio.

(Fonte: Le Parisien)