Ligabue parla della sua Inter
Il noto cantante Luciano Ligabue, intervistato da Sky Sport 24, parla dell’Inter di Luciano Spalletti, di cui elogia le grandi capacità di allenatore, alzando alla luce un mistero dell’Inter che lo inquieta da anni. La rock star non capisce perchè l’Inter in più di un’ occasione dopo un ottimo girone di andata cala nel girone di ritorno, cosa che si sta verificando anche quest’anno. Ma Ligabue ha fiducia che le cose miglioreranno e una sua visita potrebbe essere di aiuto alla causa nerazzurra.
“Sono contento di avere per prima volta nella mia vita visto anche un allenatore con il mio stesso nome. Credo che sia un allenatore molto bravo, la cosa che mi inquieta è uno dei grandi misteri dell’Inter. È il fatto che dopo il famoso Triplete, ogni anno vediamo cambiare allenatori, cambiare preparatori, cambiare giocatori. Ogni anno vediamo fare un girone d’andata in cui la vediamo tra le prime e poi, in genere dopo la pausa natalizia, la luce che si spegne. L’ho visto capitare con Stramaccioni, con Mazzarri, con Mancini. Perché succede in maniera continuativa questa cosa? Io questa volta voglio sperare e voglio pensare che sia una fase e credo che abbia a che fare con un senso di smarrimento. La sensazione che abbiano perso un po’ di fiducia ma vallo a capire. Io comunque confido che sia una fase e magari appena finita la promozione del film li vado a trovare perché dicono che porto bene”.
Il mercato
“In realtà non possiamo fare che assistere perché anche lì ci sono i misteri del Fair Play Finanziario, della Cina che impone…Non lo so, non ho mai capito bene come mai un mercato non possa essere sviluppato fino in fondo da Suning che sembrano avere delle risorse infinite”.
Il Ligabue tifoso
“Quando sei tifoso di una squadra di calcio quello che puoi fare è stare vicino alla squadra con il cuore e incrociare le dita sempre. Noi interisti abbiamo nel tempo imparato le scaramanzie che neanche a Napoli sono riusciti a fare nel tempo. Io so che senza Cambiasso non avremmo vinto il Triplete, quindi so che quel ruolo lì è decisivo e la personalità di chi gioca in quel ruolo è decisiva”.