Arriva la pronuncia del tribunale FIGC in merito alla vicenda
Il tribunale della FIGC si è pronunciato sulla tristemente nota vicenda degli insulti antisemiti da parte dei tifosi della Lazio. Gli ultras biancocelesti durante la partita con il Cagliari il 22 ottobre avevano appeso degli adesivi raffiguranti Anna Frank con la maglia della Roma nella curva Sud dello Stadio Olimpico.
Il procuratore della FIGC Giuseppe Pecoraro aveva chiesto una multa e due turni da disputare a porte chiuse. Ma la Lazio se l’è cavata solamente con la sanzione pecuniaria. Il giudice infatti ha deciso di punire la società biancoceleste con un’ammenda di 50mila euro, accogliendo quindi in parte le richieste della procura.
La difesa di Lotito si era basata su 4 punti: il club aveva attivato tutte le attività di controllo di propria competenza; gli adesivi sono stati opera di pochissime persone; gli adesivi erano di dimensioni piccolissime e quindi facilmente occultabili (per gli steward e gli addetti alla sicurezza dell’Olimpico era impossibile scovarli anche effettuando le perquisizioni). E’ stato accertato in sede giudiziale che all’azione avrebbero partecipato venti persone.
Il tribunale, pur condannando duramente l’oltraggio come “un modo assurdo di schernire la tifoseria avversaria prendendo una figura simbolo dell’Olocausto” ha riconosciuto che “infliggere una squalifica di due giornate a porte chiuse significherebbe penalizzare la quasi totalità del pubblico laziale per il becero comportamento di sole venti persone, subendo un danno economico derivante dalla mancata possibilità di assistere alle gare della propria squadra del cuore, soprattutto per gli abbonati“.
(fonti: Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera)