(GdS) Kia Joorabchian, hai visto Joao Mario e Gabigol? Due zavorre nerazzurre

Kia Joorabchian, la causa di (quasi) tutti i mali interisti

Kia Joorabchian, potente procuratore, è un abile maestro nel fiondarsi da proprietà, magari nuove e vogliose di investire, per piazzare i suoi, costosissimi assistiti. L’Inter è una delle sue vittime più recenti, affidandosi a lui nell’estate 2016 per acquistare Joao Mario e Gabigol. I due calciatori furono accolti in pompa magna, con tanto di tifosi in fibrillazione, e tutti erano convinti che la società nerazzurra avesse messo a segno due colpi importanti per il presente e per il futuro. Un anno e mezzo dopo, forse anche un po’ prima, tutti hanno compreso che non è così. Di questo parla la Gazzetta dello Sport in edicola oggi.

Processo al procuratore e ai suoi colpi

La Gazzetta dello Sport “processa” Kia attraverso i due suoi celebri acquisti per conto di Suning. Soprattutto quello di Joao Mario. Ecco le parole della rosea: “Doveva essere un crack in grado di ricoprire quasi tutti i ruoli del centrocampo (…) la scorsa stagione ha pagato il caos tecnico venutosi a creare sull’asse Mancini-DeBoer-Pioli e la difficoltà di trovargli la giusta posizione in campo. Quando la duttilità diventa un boomerang. Troppo fragile in interdizione per fare il mediano, poco ficcante nell’uno contro uno per muoversi da esterno offensivo, ma anche molle e sfocato per ballare tra le linee da trequartista e segnare con una certa continuità, l’ex Sporting non si è mai ritrovato”. Infine arriviamo a quest’anno, che doveva essere quello del riscatto per Joao. E invece: ” Quest’annata però era iniziata in ben altro modo. Durante la trionfale tournée asiatica (messe in riga Lione, Bayern e Chelsea), Joao viene schierato da Spalletti come nuovo Nainggolan da trequartista assaltatore e risponde alla grande. Lega centrocampo e attacco, morde come una tigre e riparte che è un piacere. Non segna, vero, ma in fondo siamo appena a luglio. Poi però iniziano le gare vere, tutta la squadra continua sull’ottima traccia estiva, ma Joao torna il micio da divano visto un anno prima”. Su Gabigol poche parole perché davvero poco c’è da dire. L’unica speranza è che il prestito in Brasile lo rinvigorisca e lo renda nuovamente appetibile sul mercato.