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Inter: che succede nello spogliatoio nerazzurro?

Inter, ricordare le parole di Icardi

Inter: dopo la gara con la Fiorentina, prima del girone di ritorno, Mauro Icardi uscì con una frase che fece scalpore: “Abbiamo vinto tante partite, in quest’ultimo mese ci è mancato un po’ lo spirito, un po’ la voglia di fare bene e lottare. Si sente la mancanza di questi aspetti anche negli allenamenti: dobbiamo assolutamente ritrovarli. Bisogna lavorare”. Al di là della risonanza che le parole del capitano ebbero nell’immediato, quelle frasi dovevano suonare come un fortissimo campanello d’allarme per tutto il gruppo, allenatore compreso.

Niente è cambiato

Invece a quel che è dato vedere sul campo, poco è cambiato da Firenze, e magari in peggio.
Spirito, voglia di fare, di lottare sono concetti che uno spogliatoio metabolizza quando è unito ed in quanto tale li trasferisce sul campo. Un esempio? Uno su tutti, il Napoli di Sarri, dove tutti hanno deciso di restare per inseguire il sogno di una città, anche rinunciando a contratti decisamente più vantaggiosi (Reina). Al di là dei valori tecnici e della brillantezza del gioco, c’è una persona che possa dire che la voglia di vincere degli azzurri sia la stessa dei nerazzurri degli ultimi tempi?

Che succede nello spogliatoio?

E allora bisogna iniziare a farsi delle domande sullo spogliatoio nerazzurro, su quale sia il grado di coesione al suo interno, su quale clima si respiri in quelle stanze. Il messaggio di capitan Icardi dopo Firenze lasciava trasparire qualcosa. Le ultime prove della squadra suonano come una dolorosa conferma.
Doveva essere compito della società intervenire immediatamente dopo le parole del capitano. E’ stato fatto? E’ stato preso qualche provvedimento? Le fonti più importanti non ne hanno dato notizia. E dunque tutto continua ad essere come prima, come il campo purtroppo ha dimostrato anche oggi. Sperare che il mercato invernale possa mettere una pezza è più che lecito, ma i dirigenti devono intervenire per riportare l’unità di intenti senza la quale il quarto posto rischia di essere un miraggio.