Inter: il Corsera distrugge ogni ambizione di grandezza, ma dimentica troppe cose
Indice dei contenuti
1 Inter: l’analisi del Corriere della Sera2 Il circolo vizioso3 I costi per risalire ai vertici4 Scarsa fiducia in Suning5 Qualche osservazione: sul FFP6 Dalla Champions altri introitiInter: l’analisi del Corriere della Sera
Inter: Il Corriere della Sera in un articolo di Tommaso Pellizzari fa una analisi estremamente dura della situazione sportiva e societaria dell’Inter. La tesi verte sul rapporto tra accesso alla Champions ed introiti che ne perverrebbero e se tali somme sono in grado di risolvere i problemi che l’Inter si trascina dietro dal post Triplete.
Il circolo vizioso
Secondo il Corsera, l’Inter sarebbe caduta in un circolo vizioso da cui sarebbe praticamente impossibile uscire: “Se il campionato di Spalletti sta iniziando a somigliare pericolosamente a quelli precedenti di Mancini e Pioli, la ragione è ormai evidente a chiunque: la rosa dell’Inter non è da quarto posto (se non per limiti altrui). Se il quarto posto non arriva, non arrivano i soldi della Champions. Senza i soldi della Champions, non si può andare sul mercato per migliorare la rosa. Che non è da Champions, visto che un succedersi di buoni (se non ottimi) allenatori ha prodotto più o meno gli stessi risultati (al momento, Spalletti ha due punti in più di Pioli). E così via”.
I costi per risalire ai vertici
Una volta quantificati in circa 28 milioni di euro (nella migliore delle ipotesi) i proventi di accesso al girone eliminatorio e passaggio agli ottavi di finale della prossima Champions, sarebbe evidente per l’autore che questo importo non sarebbe certo sufficiente a mettere in cantiere una squadra in grado di reggere la massima competizione europea e di riuscire a raggiungerla anche negli anni successivi. Insomma il passaggio dal circolo vizioso a quello virtuoso. “Ad occhio (e coi prezzi che girano), per rifare l’Inter potrebbero non bastare 300 milioni. Perché se le risposte che i nerazzurri danno sul campo continuano a essere sbagliate, forse sono sbagliate anche le domande. Sarebbe, insomma, il caso di smettere di chiedersi se l’Inter andrà in Champions. E iniziare, invece, a domandarsi cosa ci andrebbe a fare, con una rosa così “ .
Scarsa fiducia in Suning
Nessuna fiducia da parte di Pellizzari nella capacità di investimenti da parte di Suning, bloccata da vincoli UEFA e del governo cinese e dunque sarebbe ineluttabile il destino di restare impigliati per chissà quanto tempo in questo vortice negativo. I prestiti a zero e il mercato creativo di Sabatini possono mettere una toppa ad una situazione di criticità ma non possono diventare le fondamenta per la ricostruzione di una grande squadra. La stoccata a Suning arriva alla fine:
“Potrà non piacere (e stimolare la miliardesima lamentazione sulla fine del romanticismo nel calcio): ma l’artigianato è incompatibile con certi livelli, cioè quelli del calcio europeo che conta. Avendo però chiaro che arrivarci è il punto di partenza. E che quello di arrivo, cioè restarci stabilmente, è ciò per cui è ora di iniziare a lavorare sul serio. Qualcuno lo ha spiegato alla proprietà cinese? E se sì, Suning lo ha capito?”
Qualche osservazione: sul FFP
L’analisi del Corriere della Sera è impietosa ma razionale. Con una qualche precisazione da fare però.
La prima è che le restrizioni imposte dal settlement agreement dall’ UEFA non sono eterne, anzi. Fonti autorevoli sostengono che già nella prossima riunione primaverile il board europeo potrebbe allentare i vincoli imposti alla società nerazzurra in considerazione dell’ottimo lavoro fin qui realizzato in termini di assestamento del bilancio. Non che questo basterebbe a liberare i 300 milioni di acquisti di cui il Corsera parla, esagerando non poco. Si perché quando si mette nel mirino l’Inter tutto diventa grande, enorme, sovradimensionato. Che ci sia bisogno di investire è sotto gli occhi di tutti. Che le cifre siano queste è la solita iperbole giornalistica che accompagna da sempre ogni analisi sull’Inter, nel bene e nel male.
I tifosi nerazzurri ci sono abituati e sanno ormai che peso dare alle parole ed alle cifre.
Dalla Champions altri introiti
La seconda è che l’ importo quantificato dal Corsera che potrebbe arrivare dalla disputa della prossima Champions tiene conto solo dei proventi dall’UEFA. Si tralascia però di citare che la semplice qualificazione al girone porterebbe ricavi da botteghini, aumenti delle sponsorizzazioni in atto, molto probabilmente nuovi sponsor attratti proprio dal rinnovato appeal europeo. E infine, a riguardo di cosa abbia capito Suning di tutta questa vicenda, non si può non sottolineare come Zhang Jindong in vita sua abbia capito molto in fatto di business e le sue aziende stanno li a dimostrarlo. Nessun atteggiamento fideistico, intendiamoci. Anche i tifosi nerazzurri attendono che Suning investa a dovere una volta finito il FFP e misureranno la proprietà proprio su questa disponibilità. Ma siamo tendenzialmente portati a pensare positivo, anche perché se il tifoso non avesse questo modo di ragionare non sarebbe un tifoso.
Sarebbe un’altra cosa, forse addirittura un giornalista.