(GdS) Nagatomo saluta: dagli inchini con Zanetti agli errori clamorosi. La sua storia
Nagatomo saluta
Nagatomo non è più un calciatore dell’Inter. Di sicuro per i prossimi sei mesi, poi si vedrà. Il giapponese si è trasferito in Turchia per difendere i colori del Galatasaray. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi vuole ripercorrere le tappe principali del suo trascorso in nerazzurro. Ecco le parole della rosea: “Yuto si ferma al 49° posto della storia dell’Inter con 210 presenze complessive. Il giapponese, arrivato in nerazzurro il 31 gennaio del 2011 dal Cesena, è da ieri un giocatore del Galatasaray. A Istanbul ci arriva in prestito con diritto di riscatto per giocare con continuità in vista del Mondiale. «Oggi (ieri, ndr) comincio una nuova avventura: volevo ringraziare e salutare tutti. Sono orgoglioso di aver indossato questa maglia per 7 anni pieni di emozioni. In bocca al lupo al mister e ai miei compagni per la qualificazione in Champions League da raggiungere! Vi voglio tanto bene. Un abbraccio forte. Yuto». Su instagram ha salutato così uno dei giocatori più controversi della storia recente dell’Inter”.
Alti e bassi in nerazzurro
La carriera di Nagatomo in nerazzurro è stata sicuramente costellata di pochi alti e molti bassi. La Gazzetta dello Sport li racconta: “In campo purtroppo sono rimasti indelebili alcuni errori. L’ultimo contro il Napoli, il 30 aprile scorso, quando un errato rinvio innesca Josè Callejon che fulmina Samir Handanovic. Ma ci sono stati anche picchi positivi, come nella partita di quest’anno contro la Sampdoria al Meazza. Eppure la storia tra Yuto e l’Inter è arrivata al capolinea per una necessità del giocatore. Per essere sicuro di andare al Mondiale da titolare, sentiva la necessità di giocare con continuità. Non è in discussione la convocazione, ma la sua condizione atletica. Un aspetto che il giapponese ha sempre tenuto in grandissima considerazione”.