(CdS) Suning, cifre da capogiro anche quest’anno, ma continua a sbagliare. Ecco dove
Suning spende
Suning” non spende: questo, in estrema sintesi, è il pensiero del tifoso interista, soprattutto dopo il mercato di gennaio. Il Corriere dello Sport in edicola oggi fa i “conti in tasca” alla proprietà nerazzurra. Quello che viene fuori è inimmaginabile: “Nell’esercizio in corso sono stati investiti: 24 milioni per Vecino, 20+6 per Dalbert, 20+10+5 per Skriniar, 5,5+1,5 per Borja Valero, 10+8+8 per Bastoni, 7 per Colidio, con l’aggiunta del riscatto di Gagliardini. Il totale supera i 100 milioni. Normale che, tra fair-play finanziario e limiti posti dal governo cinese, a gennaio le risorse fossero al lumicino”. Da non dimenticare la trattativa per Lautaro Martinez che, se dovesse andare in porto, costerà alla famiglia Zhang altri 20 milioni, per un totale di oltre 120 milioni investiti sul mercato. Mica poco per una famiglia che viene accusata di non investire.
Comunicazione sbagliata
Suning una colpa la ha sicuramente: quella di non aver saputo comunicare, o di averlo fatto molto male, con i tifosi interisti. A tal proposito, il Corriere dello Sport in edicola oggi scrive: “Dove è mancata l’azienda cinese è in una spiegazione chiara di quali siano i suoi piani e le sue effettive possibilità. Jindong Zhang è stato appena eletto delegato dell’Assemblea Nazionale del Popolo. Significa che è un uomo del governo e quindi deve pure dare il buon esempio. Quando è stata acquistata la società si sono ripetuti troppi proclami («Torneremo sul tetto del mondo», «Inter is coming», «Andiamo a comandare»), senza che poi si traducessero in fatti concreti”. E questo ha indispettito non poco i supporters nerazzurri. E, soprattutto, ha creato false aspettative. Inevitabile quindi che i tifosi rimanessero delusi alla chiusura di ogni mercato.