Nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport Ronaldo parla anche della dirigenza nerazzurra
Spalletti ed il mercato, i temi caldi dell’ultimo mese in casa nerazzurra. Ronaldo ha parlato anche di questi due argomenti, lanciando delle bordate simili a quelle che calciava sotto l’incrocio ai tempi di San Siro. Sincerità e fiducia, queste sono le parole fondamentali del brasiliano
Calo dell’Inter, voci di un Antonio Conte sulla graticola e ricominciano i rumours sull’arrivo dell’ex CT sulla panchina nerazzurra. Voci che non fanno bene ad un ambiente che, nel momento di crisi, ha bisogno di più tranquillità. Se, inoltre, consideriamo il caos degli ultimi giorni della sessione di mercato di tranquillità attorno ai nerazzurri ce n’è stata ben poca. Ronaldo questo lo sa ed è proprio su questo che spinge.
Ronaldo su Luciano Spalletti
«Non si può ogni volta, ogni anno, mettere in discussione tutto: i giocatori, l’allenatore. Ad un progetto bisogna credere, bisogna dargli il tempo di funzionare. Quello che l’Inter ha fatto nei primi due mesi non poteva essere casuale: dicevano tutti che il miglior acquisto dell’Inter era stato Spalletti, no? Piuttosto, sono d’accordo con quello che ha detto il “mio” presidente Moratti: se è bravo come sicuramente è, adesso sta anzitutto a lui trovare la chiave per riportare certi giocatori – senza far nomi – a certi rendimenti, che di sicuro non sono più gli stessi. Anche cambiando qualcosa, se necessario».
Ronaldo su Suning
«Il discorso fair play finanziario è molto delicato e il calcio senza regole morirebbe. Però, se il progetto di ripartenza dell’Inter doveva passare da un risanamento con limiti molto rigidi, forse era necessario spiegarlo con più chiarezza. Senza illudere i tifosi».