Icardi al Real Madrid: il destino è davvero segnato? I numeri dicono che…
E’ giusto vendere Mauro Icardi nella prossima sessione di mercato?
“Poder decir adios es crecer”.
Questa è la frase che, negli ultimi giorni, ha scatenato non poche polemiche attorno a Mauro Icardi. Il capitano nerazzurro ha pubblicato sui social network una fotografia con una frase e, alla fine, ha aggiunto: “Chau Chau”. In molti hanno ipotizzato una sua cessione già a gennaio al Real Madrid. Altri hanno invece pensato fosse rivolto ad una lite con la moglie Wanda Nara. Infine c’è chi ha ipotizzato fosse rivolta a Marcelo Brozovic che, in quelle ore, stava per trasferirsi al Siviglia e con il quale Maurito non sembrerebbe aver un ottimo rapporto.
Icardi segna, e anche tanto, ma divide la tifoseria dell’Inter da parecchi anni. C’è chi lo ritiene indispensabile, chi per il pagamento della clausola rescissoria lo lascerebbe partire senza pensarci due volte. I numeri del bomber argentino parlano chiaro: quest’anno con i suoi gol (18) ha portato alla squadra più di 15 punti. I nerazzurri, senza il loro capitano, si troverebbero a metà classifica, sotto al Milan.
Non sempre gioca bene, è evidente. Che sia un pessimo capitano, come lo accusa qualcuno, non spetta ai tifosi dirlo ma alla società che, a quanto pare, non la pensa come una parte dei supporter. Dal 2013 ad oggi, Maurito ha segnato 90 gol in 147 partite con la maglia della Beneamata (media di 1,5 gol a partita). Difficile trovare un sostituto: Harry Kane del Tottenham è corteggiato dal Real Madrid, così come Robert Lewandowski. Insomma, Icardi è una sicurezza, una certezza. Trovare un suo possibile, degno sostituto, invece, non lo è. Domenica, contro il Bologna, dovrebbe rientrare dal primo minuto dopo aver saltato la sfida interna con il Crotone. Icardi scalpita per la maglia da titolare, pronto per far male alla squadra rossoblu e pronto per portare altri 3 punti a suon di gol.