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1 Zanetti e Milito continuano a “segnare”2 Oggi giocano per l’Inter in giacca e cravatta3 Sinergie nerazzurre4 Si va riformando un clan di argentini?Zanetti e Milito continuano a “segnare”
Zanetti e Milito a Siena nel 2010 confezionarono il gol dello scudetto più bello.
La percussione del capitano dalla sinistra verso il centro, Milito sul filo del fuorigioco in mezzo a due bianconeri, il filtrante di Javier e il Principe che la mette dentro all’angolo più lontano.
Un tango argentino che fece esplodere la città del Palio e mise il secondo mattone del triplete.
Oggi giocano per l’Inter in giacca e cravatta
Oggi i due hanno smesso brache corte e scarpette, girano in giacca e cravatta ma niente sembra mutato.
Zanetti seguiva Lautaro Martinez da più di un anno. L’Atletico Madrid poteva già vantare un’opzione sul ragazzo di Bahia Bianca, il Real non aveva fatto mistero di esser pronto a scatenare la sua potenza di fuoco, la Juve stessa osservava gli sviluppi sottotraccia ma con grande interesse.
Ovvio, un argentino che a poco più di vent’anni inizia a segnare a ripetizione scatena le attenzioni di tutto l’orbe terracqueo pallonaro.
Sinergie nerazzurre
Ma l’ex capitano sapeva che gli spazi c’erano, e non solo quelli.
Anche perchè se questo giovanotto gioca nella squadra che fu di Diego Milito, se questo giovanotto ha ora tra i suoi “capi” proprio il Principe del Bernal, se esordisce nella Primera Division rilevando proprio Diego, allora significa che il destino ha già deciso.
Qualcosa di simile era già successo la scorsa estate per Colidio, quando Javier fece pesare tutta la sua “argentinità” per strappare il gioiello a Juventus e Borussia Dormund.
Oggi forse l’impegno è stato addirittura meno gravoso. Zanetti sapeva che là davanti (in Sudamerica) c’è uno come Milito che, nonostante il passare degli anni continua a mangiare pane, Inter e Triplete, continua a sfruttare ogni centimetro per fulminare gli avversari a vantaggio dei nerazzurri.
Un’altra azione come a Siena, la palla, o meglio stavolta i soldi che corrono dal capitano al bomber, e il gol è servito.
Si va riformando un clan di argentini?
Lautaro Martinez arriverà all’Inter la prossima estate. Per giocare forse insieme, forse al posto di un altro argentino, di poco più anziano di lui. In più rispetto a Milito ha la fascia di capitano dell’Inter e come il suo connazionale vivono per il gol.
Vederli giostrare insieme nel cuore delle difese avversarie, Martinez e Icardi, sarebbe da urlo. Ma fra il dire ed il fare c’è una qualificazione in Champions da raggiungere ed un mercato estivo al quale sopravvivere.
La tavola è apparecchiata Lautaro, ti aspetta l’Inter, ti aspettano i tifosi. Saranno i ricordi del club dell’asado ma quando alla Pinetina arriva un argentino si alza un profumo inebriante, non solo di bistecca, un profumo di gol, profumo di vittoria.