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(GdS) Rafinha non ha novanta minuti nelle gambe, ma gliene bastano dieci

A Rafinha sono bastati cinque minuti per essere decisivo contro il Bologna

Al momento del cambio tra Marcelo Brozovic e Rafinha c’è stato un passaggio di consegne a San Siro. Ciò che resta di Epic Brozo esce, dopo una prova deludente, tra i fischi di San Siro mentre il brasiliano entra in campo spinto dal pubblico. Il salvatore è arrivato da Barcellona

Ieri la gara contro il Bologna, ad un certo punto, sembrava bloccata. Con l’ingresso di Rafinha, però, San Siro si è infiammato e la squadra ha incominciato a girare come non ha mai fatto in stagione. Nella prima gara della stagione dove la grande forza dell’Inter (il gioco sugli esterni) è stata completamente abbandonata serve un uomo come il brasiliano in mezzo al campo per creare costantemente superiorità. Dopo cinque minuti, infatti, è arrivata la giocata per liberare Karamoh verso il gol del 2-1. Nell’arco di tutta la gara, poi, il ragazzo ha corso, lottato e pennellato palloni per tutto il campo. Il palato sopraffino dei tifosi che popolano San Siro non può che non apprezzare.

Le parole di Luciano Spalletti su Rafinha

“Lui ha grandissima qualità, è un centrocampista offensivo o una punta. Certo, per ora non ha la corsa per le scorribande sulla fascia e non gli si può chiedere di inseguire un avversario fino alla propria area. Non ha ancora i novanta minuti nelle gambe e la sua situazione va monitorata. Gestendo anche gli allenamenti perché ogni tanto gli si gonfia ancora il ginocchio che l’ha costretto ad un anno di stop”