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(CdS) Karamoh “baby d’oro”, il retroscena su Spalletti e l’Inter gongola: lui come…

Karamoh “baby d’oro”

Karamoh ha letteralmente rubato la scena a tutti domenica contro il Bologna. Il suo gol, il dribbling nello stretto che l’ha permesso, le sue sgroppate sulla fascia, il suo passaggio a Brozovic per l’assist a Eder hanno fatto brillare gli occhi ai presenti a San Siro e a chi stava guardando la partita da casa. Il Corriere dello Sport in edicola oggi fa un curioso paragone tra lui e Mbappé, fenomeno in forza al PSG, e Dembelè, gioiellino del Barcellona. Ecco le parole del quotidiano romano: “Generazione Karamoh. Per la verità, sarebbe meglio dire Generazione Mbappè, visto che è il gioiello del Paris Saint-Germain l’effettivo simbolo di un gruppo di giovani attaccanti francesi, più o meno ventenni, in prepotente rampa di lancio e già grandi protagonisti sulla scena internazionale. Tra questi c’è anche Dembelè del Barcellona, anche lui al centro di un clamoroso trasferimento estivo. Mentre il nerazzurro è ancora da considerare l’ultimo della lista, ma chissà che, a breve, non possa recuperare posizioni”. E poi ancora: “Le caratteristiche tecniche sono simili, nel senso che sono tutti attaccanti, in grado giocare da punte vere, ma anche in una posizione più esterna. Il nerazzurro, peraltro, gioca nell’Under 21 transalpina e, a meno di un clamoroso exploit in questa seconda parte della stagione, si guarderà i Mondiali dalla tv. Gli altri due, invece, faranno parte della spedizione in Russia”.

Spalletti il suo segreto

Karamoh fino alla gara con il Bologna è stato impiegato pochissimo da Spalletti. Ma c’è un motivo, e lo rivela il Corriere dello Sport: “Il salto in serie A è sempre molto più complicato degli altri, perché il nostro calcio è sempre molto più tattico e perché i giovani non vengono gettati allo sbaraglio. Non è così in Francia o in Germania, mentre da noi si preferisce lanciarli quando hanno completato un percorso di crescita. Ebbene, di quello di Karamoh, si sta occupando Spalletti, che, sin dall’inizio, ne ha messo in luce doti e qualità, evidenziando però anche le lacune e le mancanze da colmare. Quali? Beh essendo un giocatore di strappi e di folate, perde continuità nell’arco della gara. Significa che in quei momenti viene meno anche la sua applicazione in copertura. Dall’altra parte, però, la sua imprevedibilità, accompagnata dalla sfrontatezza, può essere un fattore”.

Il retroscena

Karamoh ha segnato il suo primo gol in nerazzurro di sinistro, che non è il suo piede. A tal proposito, il Corriere dello Sport ha svelato un curioso retroscena: “Sinistro che non è il suo piede e che ha cominciato ad usare con ripetitività solo alla Pinetina, con Spalletti che su questo aspetto lo sempre ha martellato”. Il tecnico nerazzurro si dimostra nuovamente, oltre che un grande tecnico, un grande forgiatore di talenti. La speranza dei tifosi interisti è che riuscirà a completare l’ormai avviatissimo processo di crescita del talentino ex Caen. Tutto lascia pensare che questo accadrà.