Rafinha accende l’Inter
Rafinha arriva a gennaio tra lo scetticismo generale: nessuno gli contesta il talento, quello è evidente, ma i problemi fisici che si porta dietro. Piano piano però, dopo l’ottima prestazione contro il Crotone, e quella ancora migliore contro il Bologna, il brasiliano si sta prendendo l’Inter. Ecco le parole del Corriere dello Sport in edicola oggi a tal proposito: “Un giocatore di livello superiore, che ha già incantato e conquistato San Siro. E’ questa la sensazione che l’ex Barca ha regalato a chi ha assistito a Inter-Bologna. Qualità sopra la media, rapidità, freschezza, ma anche coinvolgimento e spirito di gruppo, visto come ha festeggiato il gol vittoria di Karamoh assieme ai compagni, ma anche come li ha caricati ed esortati fino al fischio finale. Insomma, gennaio ha portato un gioiello a Spalletti”.
Spirito Barca
Facile aspettarsi da Rafinha un rendimento di questo tipo. Il perché il Corriere dello Sport lo trova nella scuola dalla quale viene il brasiliano: quella del Barcellona. Ecco le parole del quotidiano romano a proposito: “Domenica, peraltro, si è anche capito cosa voglia dire essere cresciuti nel Barcellona. E’ come se la cantera blaugrana lasciasse un marchio di fabbrica in chi ha compiuto e completato il percorso che porta dalle giovanili alla prima squadra. E lui lo ha trasporato a San Siro, dimostrando come si possa pensare calcio in modo diverso. L’Inter ne aveva bisogno, in queste ultime settimane il suo gioco è diventato troppo scontato. Le difficoltà hanno prodotto timori, ansie e perdita di autostima. Beh, il brasiliano è l’esatto contrario. In campo, infatti, ha mostrato tutta la leggerezza di chi non ha scorie, ma anche estrema fiducia nei propri mezzi”. Quella che è mancata e sta mancando ai ragazzi di mister Spalletti.
Bisogna aspettare
Rafinha quando gioca incanta e molti tifosi si chiedono: «Perché non gioca dall’inizio?». La risposta a questa domanda la dà il Corriere dello Sport, dicendo che il ragazzo, come tra l’altro confermato più volte da Spalletti, non è ancora pronto per partire titolare. Il tempo in cui è rimasto in attivo è stato lungo, e con l’ex Barca l’Inter non vuole accelerare il processo di recupero fisico, per non complicarlo. L’idea è quella di utilizzarlo poco fino al Derby, nel quale con ogni probabilità sarà titolare. Per prendersi l’Inter ancora di più, in una partita che per i tifosi significa tantissimo.