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Mentana: ” La mia proposta per un Inter insieme a Suning è…”

Enrico Mentana, noto tifoso nerazzurro, ha chiarito le parole pronunciate ieri sulla situazione dell’Inter.

Enrico Mentana è stato contattato dai colleghi di FcInter1908.it per chiarire la sua posizione riguardo l’attuale situazione e le prospettive future dell’Inter. Di seguito, le sue parole:

Situazione attuale: “Viste le reazioni voglio spiegare la mia opinione, davanti a una situazione difficile. Se bisogna mettere le fondamenta per la prossima stagione bisogna decidere: piena fiducia a Spalletti, o no? Io credo di sì. Bisogna, però, evitare di prenderlo per i fondelli promettendogli rinforzi che poi non arrivano, come accaduto nella seconda metà del mercato d’agosto e a gennaio. C’è chi obietta che bisogna rispettare l’obbligo di bilancio imposto dalla Uefa. Purtroppo, non è solo così: gli Zhang sono stati obbligati, dalle autorità cinesi, a non investire ulteriormente sull’Inter. In estate l’Inter potrebbe essere costretta a finanziarsi il mercato tramite le cessioni di Icardi e Skriniar: una mossa che indebolirebbe notevolmente la rosa. Il grande problema resta, però, il silenzio che trapela da Nanchino: Suning non ha mai fatto un comunicato per chiarire la situazione sulle regole imposte dal governo cinese. In più, non è mai stato investito un dirigente nel ruolo di parafulmine e timoniere della squadra. A chi deve rapportarsi Spalletti nei momenti di difficoltà?”

L’operato dei dirigenti:“L’immagine più desolante è stata quella di Sabatini e Ausilio costretti a fare la spola tra la sede e l’hotel del calciomercato di gennaio per riuscire a sbloccare il prestito di Pastore. Sono queste situazioni a far nascere l’esigenza di avere un’ancora italiana per l’Inter: qualcuno che possa decidere senza dover comporre il prefisso di Nanchino anche solo per saldare il conto del bar”.

Soluzione proposta:  “L’Inter ha un presidente invisibile: Thohir conta molto poco, eppure possiede il 30% delle azioni. Se nessun singolo imprenditore vuole acquisirle, si può pensare ad un azionariato diffuso. Si crea un veicolo finanziario dedicato, che viene amministrato da una persona che abbia la fiducia dei tifosi-azionisti: sono sicuro che un amministratore onesto e che sappia far di conto si possa trovare tra i tanti tifosi nerazzurri. Rilevando la quota di Thohir, si potrebbe assumere la gestione operativa della squadra e lasciare a Suning tutti i progetti connessi al brand Inter. Dopo aver scelto general manager e allenatore (io dico Sabatini e Spalletti), si formalizza la modifica dell’assetto proprietario, in modo da non dover sottostare ai vincoli del governo cinese sugli investimenti. Investimenti che Suning non può fare sulla squadra ma che invece è pronta a sostenere sullo stadio e sul business del centro sportivo-commerciale che potrebbe sorgere lì davanti: ora, lo dico chiaramente, i tifosi sono appassionati ma non stupidi…”.