Il retroscena sul mancato passaggio di Insigne all’Inter
Orazio Vitale, presidente scuola calcio Olimpia Sant’Arpino, ai microfoni di Radio Punto Zero, nella trasmissione Fuori Gara, ha parlato di un retroscena legato a Lorenzo Insigne.
Queste le sue parole: “Inter e Torino hanno perso l’affare della loro vita scartando Insigne per l’altezza. Il Napoli ha saputo sfruttare la situazione, quando firmò il primo tesserino con la società azzurra dissi: vi sto dando il nuovo Maradona. Insigne è stato sempre un ragazzo umile, mangiava pane e pallone. Il calcio è la sua vita. Non aveva nessun problema con i compagni, lo rispettavano tutti. Non s’è mai reso superiore a nessuno. All’età di sette anni i ragazzini già volevano farsi la foto con lui prendendolo in braccio, s’intuiva fosse un predestinato. Oggi Insigne è il migliore giocatore italiano. Da quando c’è Sarri, che gli ha dato fiducia e lo ha messo in condizione di esprimersi al massimo, è esploso completamente. Per me può fare ancora di più. Lui vuole restare a vita al Napoli, ma oggi comanda il denaro. Se una società impazzisce, come il Psg, offrendo tantissimi soldi, il Napoli che fa? Ho sofferto tantissimo quando Insigne è rimasto in panchina contro la Svezia, non potevo crederci. È stato un suicidio da parte di Ventura”.