L’avvocato esperto di calciomercato prova a chiarire la situazione
Si è molto discusso sulle direttive del governo cinese e del loro impatto sull’operato di Suning. Oberto Petricca, avvocato e agente di calciatori esperto di mercato internazionale, specialmente di quello cinese, intervistato da Tuttosport ha espresso le sue considerazioni su quel che sta accadendo in Cina.
La Cina ha spostato capitali decisamente sotto la media in questa sessione invernale.
Qualche squadra sta provando a utilizzare gli ultimi giorni di mercato aperto per piazzare qualche colpo di spessore: mi aspetto qualcosa. La diminuzione degli investimenti è la diretta conseguenza delle decisioni del Governo. Con la luxury tax i costi sono stati ridotti in maniera drastica ed è cambiata la politica delle grandi società.
Questo significa che non esiste più il “pericolo cinese”?
I club cinesi restano competitivi sul mercato e continueranno a puntare forte sui campionati europei. E guardano all’Italia e ai giocatori italiani con estremo interesse. Il fascino del nostro calcio, ai loro occhi, è invariato. L’esempio è Suning, che si è adeguato alle scelte del Governo e punta su affari mirati, senza sprechi.
Come Gabriel Paletta, operazione a parametro zero.
E’ una nuova filosofia. Ci sono altri motivi, non solo economici. C’è da considerare la regola che impone l’inserimento nella lista dei convocati per la singola partita di un massimo di tre stranieri. Per cui un club rischierebbe di lasciare quasi sempre un patrimonio in tribuna. E il fatto di non avere investito in maniera strutturale sulla costruzione dei settori giovanili è un limite.
Che mercato si aspetta in Cina nei prossimi anni?
Un mercato che punterà forte sui talenti prodotti in Europa, ma senza follie. Un po’ come successo tempo fa negli Emirati Arabi, per esempio: per lanciare il movimento erano stati acquistati grandi nomi a cifre elevate, ora anche da quelle parti si fanno altre valutazioni.
(fonte: Tuttosport)