Ad un girone di distanza la Gazzetta analizza la stagione di Marcelo Brozovic
Marcelo Brozovic resta una delle opzioni migliori, dal punto di vista tecnico, per Luciano Spalletti. Il problema del croato, come sempre, è stata la continuità di rendimento e, nell’ultimo periodo, l’atteggiamento. Dall’Epic Brozo della doppietta al Vigorito a quello che applaude, ironicamente, San Siro
Marcelo Brozovic è uno dei pochi giocatori che non ha sentito l’arrivo di Luciano Spalletti. Se, almeno l’inizio di stagione, tanti sembravano rinati con l’arrivo del tecnico di Certaldo; Brozovic non lo è mai stato. La prima presenza da titolare fu contro il Benevento al Vigorito ed il croato segnò la doppietta che valse i tre punti all’Inter nel 2-1 finale. Dopo quella gara ci fu la pausa delle nazionali dove Brozovic si è infortunato fermando, così, la propria crescita sul campo. Su venticinque giornate sono comunque dieci le presenze da titolare del croato con diciannove presenze totali. Con l’arrivo di Rafinha, oltretutto, la concorrenza per il ruolo di trequartista si fa sempre più forte e Brozovic dovrà lavorare più duramente se vuole vedere ancora il campo
Gli applausi a San Siro e le scuse
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per i tifosi nerazzurri, resta il momento in cui Brozovic, sostituito, ha deciso di applaudire i tifosi che non erano contenti della sua prestazione. Da quel momento si pensava che Brozovic non sarebbe mai più stato in campo ma con un post su Instagram ha riconquistato la dirigenza. Per riconquistare i tifosi ci vorrà molto di più, soprattutto in un momento come questo