Inter, l’uomo da monitorare nel derby fu scartato irresponsabilmente

I nerazzurri non troppo furbi

Patrick Cutrone ha conquistato il reparto offensivo del Milan ed il cuore dei propri tifosi. I numeri parlano chiaro e sono ben 14 centri stagionali. Il miglior acquisto, della coppia Fassone-Mirabelli,  proviene dalla Primavera e con il lavoro ha superato i milioni di Kalinic e Andre Silva.

Il percorso del classe 1998 ha incrociato varie volte i nerazzurri. L’attaccante, infatti, quando dava i primi calci al pallone, sosteneva anche i primi provini. Uno di questi, proprio con l’Inter è terminato con la bocciatura da parte del club nerazzurro.

A confermare quanto detto, è l’ex presidente della società in cui è cresciuto Cutrone, Vincenzo Raggi. Vincenzo Raggi, numero uno della Polisportiva Colverde, parla delle qualità del centravanti. Questa l’intervista riportata da TMW:

Raggi, lei Cutrone lo ha visto letteralmente “nascere” calcisticamente. Si aspettava una carriera così precoce?
“Patrick ha sempre avuto il talento di un predestinato, fin da quando era piccolo. Con noi alla Parediense fece tutta la Scuola Calcio, più o meno dai cinque agli otto anni, mostrando di avere delle qualità fuori dal comune. Si merita tutto questo”.

Che ricordo ha del primissimo Cutrone?
“Era un bambino a modo. A quell’epoca spiccava, oltre che per predisposizione tecnica, anche per mezzi fisici. Sono davvero felice di essere stato il primo presidente della sua carriera, spero che Patrick possa continuare così per il futuro del Milan e anche della Nazionale italiana”.

Al Milan e a mister Gattuso il merito di aver puntato su uno dei migliori prodotti della cantera rossonera.
“Sicuramente. Spesso le squadre di Serie A comprano giocatori a suon di milioni, ma è un bene per il nostro calcio che in questo caso i rossoneri abbiano guardato anche in casa propria e dato spazio a un giovane interessante come Cutrone. D’altronde, i risultati sul campo parlano chiaro”.

Il Milan fu la prima squadra a interessarsi a lui?
“Su di lui c’erano tante altre squadre. Mi ricordo che Cutrone piaceva a Como, Monza e Inter. Proprio coi nerazzurri ebbe modo di fare un provino, finendo però per essere scartato. Così, la spuntò il Milan, che adesso si gode uno dei talenti migliori in circolazione”.

Siete rimasti in contatto con Cutrone e la sua famiglia?
“Sì, la famiglia Cutrone vive ancora oggi vicino alla sede della nostra Polisportiva Colverde, che ha sostituito la Parediense e rappresenta una bella realtà del comasco. Personalmente sono molto amico di suo padre e spesso abbiamo modo di vederci. Meno col figlio, che comprensibilmente tra ritiri, allenamenti e partite è sempre impegnatissimo. Ma è comunque un grande orgoglio per me e per noi tutti aver lanciato un giocatore del suo calibro, gli auguriamo ogni fortuna quest’anno e non solo”.

Il derby del girone di ritorno è alle porte e, dopo aver deciso quello di Coppa Italia, Cutrone vorrebbe mettere lo zampino anche in quello che verrà. Gli stimoli sono tanti ed il momento è più che favorevole. La difesa di Spalletti dovrà curare con estrema attenzione i movimenti del centravanti di Gattuso.