Il futuro Lautaro Martinez
Lautaro Martinez, il futuro centravanti nerazzurro, ha rilasciato una lunga intervista, parlando tra le altre cose anche del suo possibile arrivo all’Inter.
Le dichiarazioni riguardanti il futuro in nerzzurro
“Il trasferimento non è concluso. Certo, ci sono incontri e offerte, ma io sono un giocatore del Racing e desidero fare il massimo per il Racing. Si saprà tutto nel giorno in cui ci sarà qualcosa di concreto. Ad oggi, di concreto non c’è nulla”.
Le parole dell’attaccante argentino vanno interpretate. Non si è voluto sbilanciare, facendo comprendere che fino a che vestirà la maglia del Racing, la onorerà. Una dichiarazione molto diplomatica.
“Sapevo che Sampaoli era a vedermi nella gara della tripletta con l’Huracan perchè era venuto anche agli allenamenti in settimana. Poi non ci ho parlato in quel caso, ma altre volte mi ha detto che ho una concorrenza importante e devo lavorare. Aguero, Higuain, Icardi son molto forti, e l’Argentina in generale ha sempre avuto grandi attaccanti in patria e fuori. Devo fare del mio meglio per stare ai loro livelli. Parlo spesso con Lisandro Lopez e Milito. Diego, da quando è diventato dirigente, mi chiede spesso come sto, ma ci parlavo molto già quando eravamo compagni di squadra. “Son cresciuto nell’Atletico Liniers e il 20% del mio cartellino è ancora loro. Ne son contento: quei soldi, quando mi trasferirò, saranno loro molto utili per l’ammodernamento delle strutture. Ogni volta che torno lì chiedo se abbiano bisogno di qualcosa. Se sono così professionale a 20 anni lo devo alla mia famiglia. Cerco di fare affidamento su chi è presente nel bene e nel male. L’anno scorso ho subito un infortunio che mi ha tenuto fuori dei campi da quattro mesi (un quinto metatarso fratturato del piede sinistro) e fui operato. Ho anche giocato il Mondiale Under 20 e mi feci male anche lì. Molte cose mi sono successe molto velocemente, cose buone, cose cattive, quindi cerco di godermi il momento in cui vivo e quello che vivrò in questo grande club. Sento la responsabilità in questo modo, cerco di non fare pressioni su me stesso e di fare al meglio il mio lavoro. Non ho sogni particolari, ma obiettivi a breve termine. Adesso, per esempio, penso alla Libertadores e a rosicchiare punti al Boca”.
Fonte: Pagina12.com.ar