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Accardi a TMW: ” D’Amico sta crescendo tanto. All’Inter può…”

TMW ha intervistato l’agente Accardi, che ha parlato anche di Felice D’Amico, talentino dell’Inter

Intervistato in esclusiva da Tuttomercatoweb, Beppe Accardi, agente del classe 2000 dell’Inter Felice D’Amico, ha spiegato la decisione di portare il suo assistito ai nerazzurri, dove milita nella formazione Beretti: “E’ una scelta ben precisa. Lui aveva bisogno di crescere e di adattarsi a un ambiente nuovo. Credo sia stata la decisione più intelligente e saggia”.

Quali sono le caratteristiche del ragazzo?
“Lui è un attaccante esterno. Ha una qualità incredibile e una rapidità di gambe eccezionale. Oggi sono pochi i giocatori in Italia in grado di saltare l’uomo e lui sicuramente ha questa capacità”.

Come l’ha scovato?
“A Palermo per me è facile, sono di Palermo e ho un sacco di gente chi mi informa sui migliori. E quando l’ho visto di persona me ne sono innamorato subito. Aveva bisogno di crescere culturalmente perché questo è un aspetto importante per capire che il mondo del calcio non è diverso da quello del lavoro. Per questo motivo gioca nella Berretti: deve capire che il calcio non è un divertimento, ma è un lavoro”.

Ruolo importante nella sua crescita l’ha avuto Baccin, attuale vice-ds dell’Inter.
“Baccin l’ha avuto a Palermo e ha seguito la sua storia. E’ un ragazzo come tanti di quelli in giro per Palermo perché viene da una storia un po’ difficile. Una persona importante nella sua crescita è stata Iginio Lo Bianco, che all’età di 8-9 anni l’ha accolto nella sua famiglia e l’ha tirato via dalla strada. E da lì è un po’ partito tutto. Poi Baccin l’ha preso e l’ha portato nel convitto del Palermo a 12-13 anni”.

Dove può arrivare questo ragazzo?
“Se lui continua a crescere e capisce che si cresce solo tramite il lavoro e il sacrificio può arrivare dove vuole. Tutto dipende solo ed esclusivamente da questo. Ha iniziato a capire che il calcio non è un gioco fatto da singoli e di strada. La cosa più importante è stata andare via da Palermo perché è una città che non aiuta a crescere e vizia i giovani”.