Il presidente nazionale dell’Aia, si è espresso sullo strumento che sta rivoluzionando il calcio
Da inizio stagione oramai, il Var è sulla bocca di tutti. Nel bene o nel male, il supporto tecnologico, sta rivoluzionando il nostro calcio, allungando si,i tempi effettivi di gioco, ma riducendo notevolmente gli errori, dovuti all’occhio umano.
Proprio su questo argomento, si è espresso Marcello Nicchi, ex arbitro, e presidente nazionale dell’AIA, Associazione Italiana Arbitri, che ha rinnovato la fiducia sul tanto discusso dispositivo ed ha analizzato lo scenario calcistico moderno, influenzato in maniera totale dal Var.
“Non so se la Var ci sarà anche l’anno prossimo in serie A, ma credo di sì e lavoriamo affinché funzionerà ancor meglio. I riconoscimenti che arrivano, inoltre, ci gratificano perché molti paesi europei prendono l’Italia come esempio. ome categoria abbiamo l’obbligo di seguire un protocollo rigido e complicato e alla fine del primo anno di sperimentazione probabilmente verrà aggiustato. Di conseguenza, l’innovazione tecnologica va migliorata, ma a volte quelli che vengono classificati come errori non sono tali, ma episodi su cui la tecnologia non può intervenire. Nella maggioranza dei casi, però, la Var è stato di grande supporto”. “L’arbitro alla Var è quello che decide e lo fa anche in base alle immagini che gli vengono fornite e devo dire gli operatori stanno facendo un grande sforzo per crescere dal punto di vista della tempestività. Quando la Var interviene in modo silente o modifica una decisione, viene tutto registrato e serve anche per capire dove serve maggiormente lo strumento tecnologico. È un lavoro affascinante e le eventuali modifiche verranno fatte quando sarà il momento”. “Ai Mondiali 2018 ci sarà la Var, è ufficiale. Fifa e Uefa hanno le stesse idee, ma non gli stessi problemi. Portare la Var al Mondiale è abbastanza semplice.”
Queste le parole di Nicchi a Radio Crc, piene di speranza e fiducia, in un aiuto, che potrebbe migliorare il gioco del calcio.