Inter: servirà grande lucidità
Inter: la partita di domenica sera sarà una prova senza appello per entrambe le formazioni. Il Napoli si gioca la prosecuzione del duello per il titolo con la Juventus. L’Inter dal canto suo le aspirazioni al quarto posto. Affrontare il Napoli sul piano del gioco manovrato sarà arduo. I partenopei da questo punto di vista sono anni luce avanti all’Inter di questo periodo. E la difesa alta dei ragazzi di Sarri cercherà di evitare gli allunghi di Perisic, se tornasse quello vero, per mettere in mezzo i cross destinati al rientrante Icardi.
La capacità di manovra in uscita dalla propria area del Napoli è da libro del calcio. Dunque andare a pressare alti potrebbe significare una inutile dispersione di energie preziose senza grande costrutto.
L’Inter dovrà cercare di contrastare gli avversari da un lato mettendola sul piano fisico, una delle poche caratteristiche che il Napoli ha dimostrato di soffrire nel corso della stagione.
Il francese chiave di volta
Dall’altro potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata quella di aspettare il Napoli all’altezza della linea mediana del campo e da li cercare di innescare le ripartenze che potrebbero far male agli azzurri.
In questo frangente l’Inter avrebbe in mano l’arma che potrebbe rivelarsi letale per far sua la gara: la velocità e l’imprevedibilità di Yann Karamoh.
Le qualità del ragazzo potrebbero andare a nozze con le caratteristiche dei laterali azzurri. Tutti ottimi giocatori, senza ombra di dubbio. Ma nessuno dei quali sembra avere il passo per reggere Karamoh lanciato in profondità con qualche metro di spazio davanti a sé.
Serve la lucidità del vero Rafinha
Per questo sarà fondamentale, in quella zona nevralgica del campo, che l’Inter riesca ad evitare la stucchevole ragnatela di passaggi in orizzontale che i ragazzi di Spalletti hanno messo in scena in tutte le ultime apparizioni.
Servirà il piede, la visione periferica, l’intuito per cogliere l’attimo giusto per innescare Karamoh in profondità. Questo dovrebbe essere il compito del più talentuoso dei centrocampisti avanzati nerazzurri, Rafinha ovviamente.
Il giocatore a questo punto, complice anche la sosta forzata, sembra aver superato definitivamente gli acciacchi con cui era arrivato a gennaio. Un Rafinha alla Sneijder tanto per dare un’idea. La qualità del palleggio messa a disposizione della giovane freccia nera che possa catapultarsi a far danni in area napoletana, dove troverà l’aiuto di Mauro Icardi per andare a concludere o per mettere il capitano in grado di farlo. Se poi Karamoh decidesse per la soluzione da fuori area, il gol con il Bologna è ancora negli occhi di tutti.