Corso: tutti volevano bene a Prisco. L’Inter? Come l’inno…
Mario Corso è stato intervistato dal Corriere della Sera e ha parlato dei 110 anni dell’Inter.
Mario Corso, il pupillo di Angelo Moratti e uno degli uomini che hanno reso leggenda la grande Inter, ha parlato del suo rapporto con i nerazzurri.
In un’intervista concessa al Corriere Della Sera, Mario Corso ha usato parole d’amore per Peppino Prisco e ha parlato del suo rapporto con l’Inter. Sull’avvocato Prisco, Corso ci ha tenuto a ribadire che “era impossibile non volergli bene, era benvoluto da ogni persona che lo conosceva”.
Sull’Inter, invece, il “Piede Sinistro di Dio”, prende in prestito l’inno della società e si riaggancia ad esso per spiegare la pazzia che ha accompagnato e che continua ad accompagnare i 110 anni dell’Inter. “L’inno lo dice: essere interisti è una pazzia. Il tifo che vedo, nonostante le cose non vadano benissimo, trascende i canoni della normalità. Gli interisti sono non-normali, ed hanno una passione fuori dal comune”.
Anche Mario Corso si aggiunge, quindi, alla lunga lista di ex nerazzurri (Beccalossi, Mazzola e Zenga su tutti), che hanno avuto un pensiero per l’Inter nel giorno in cui si raggiunge il traguardo dei 110 anni.