Moratti: “la nostra è una storia diversa”, l’orgoglio nerazzurro esplode
Moratti: noi siamo diversi
Massimo Moratti è intervenuto alla presentazione del libro celebrativo dei 110 anni dell’Inter insieme a Javier Zanetti. L’ex Presidente nerazzurro nel suo lungo intervento ha ricordato diversi momenti della sua presidenza, momenti belli e più difficili, gli inizi, le grandi vittorie. Ma uno dei passaggi più pregnanti, quello in cui l’orgoglio della storia nerazzurra tracima realmente, il Presidente del Triplete lo ha espresso quasi tra le righe.
“La diversità è anche una questione di snobismo.. La storia dell’Inter è differente, come è differente il piacere di esserlo e in altri casi la costanza.” Poche parole, che racchiudono quello che milioni di tifosi interisti sentono dentro di loro da sempre.
Costanza, sacrificio e piacere
La storia dell’Inter non è una storia di potere, non è una storia di successi ad ogni costo, tutt’altro. E’ la storia di rapporto in cui occorre forza e costanza per proseguire anche quando le cose non vanno come vorremmo. La costanza di chi sa di aver subito torti enormi ma non per questo è mai venuto meno all’affetto verso i propri colori. Ed il piacere di essere vicino all’Inter perché niente dà una sensazione simile.
Noi non siamo uguali agli altri, dice Moratti, non vogliamo essere uguali agli altri. L’Inter nasce con il Dna rivolto al mondo, come dissero i soci fondatori. Un Dna intriso di generosità, di attenzione agli ultimi, di ricerca del successo come traguardo di sacrifici comuni e condivisi, non come elemento di prevaricazione sugli altri, non come affermazione di un potere fine a sé stesso.
L’Inter di Moratti e dei suoi tifosi è questo, è solo questo, è tutto questo.
Moratti a Suning “ci siamo qua noi…”
Sono concetti difficili da comprendere anche per chi l’Inter oggi la possiede. Il gruppo Suning sta dando tanto a questi colori e tanto darà in futuro. Moratti sa quanto sia difficile capire “l’interismo” per chi non è avvezzo a queste cose. Figuriamoci per persone che vengono da realtà e culture sportive completamente diverse. Per questo le parole di Moratti “Suning è coinvolta, vuole fare il bene dell’Inter, e dobbiamo aiutarli noi” suonano come una garanzia.