Che nostalgia, Mazzola, Spillo, Ronaldo, Eto’o…
Compleanno N° 110, in casa Inter, grande festa e kermesse di idoli del passato, recente e remoto, a sfilare davanti a quei nuovi interpreti che stasera incontreranno il Napoli. Tante dichiarazioni, ma soprattutto immagini, filmati e la presenza dal vivo di mostri sacri che hanno indossato questa maglia. Gli incoraggiamenti e le stilettate a destra e a manca, dovrebbero in teoria aver penetrato la corazza di indolenza di qualcuno. E favorito il rientro in un clima unitario, accendendo nei cuori la fiamma dell’identità, del senso di appartenenza, dell’orgoglio nel misurarsi con le gesta di chi tanto ha dato all’Inter. Senza sentirsi improvvisamente gemelli di un Ronaldo, di un Altobelli, di un Matthaus, Mazzola, Facchetti, nè dei più recenti Eto’o e Milito, la spinta di un desiderio di emulazione con tali e tanti ricordi e testimonianze, dovrebbe avere quanto meno il potere di risvegliare energie ed entusiasmo messi in campo fino a Natale.
Un precedente lontano, ma incoraggiante
Tuttavia, che il Napoli sia un gradino più sopra, sarebbe disonesto non ammetterlo, almeno quanto scordare che nel calcio nulla è scontato in partenza. E proprio il Napoli insegna…Io ho abbastanza “primavere” alle spalle da ricordare almeno un precedente incoraggiante di lontani campionati. Ad esempio, ero dietro la porta di Zenga in un Inter-Napoli 1-0, quinta giornata di andata campionato 1983-84: l’Inter, all’epoca guidata da Radice, aveva un solo punto dopo 4 partite, ultima in classifica, perse l’andata di Uefa con il Trabzonspor per 1-0 e già si pensava a come uscire dalla zona retrocessione. Ma Altobelli detto “Spillo“, centravanti longilineo e dal fiuto del gol sopraffino, a dieci minuti dal termine insacca scavalcando il portiere…Ho sentito venir giù lo stadio, e ripresi un tono di voce decente solo a sera! Quella vittoria fu propedeutica per una rimonta che condusse l’Inter al quarto posto, raggiungendo la qualificazione per il torneo Uefa della successiva stagione.
Maurito, 100… Si può fare!
Ecco, in memoria di quella Inter, ci piacerebbe che tra 2 ore si potesse ripetere quella partita con l’identico risultato, e con Maurito nei panni di Spillo Altobelli a festeggiare degnamente il gol n° 100 assieme alla squadra, ai tifosi e a chi presente ricorda le proprie gesta tra i protagonisti di quell’epoca. Chiediamo troppo? Ma no, dai ragazzi… Se per una volta sputate l’anima in campo, si può fare!|