Calciopoli: un caffè per Chirico, magari gli torna la memoria
Calciopoli, Chirico non si dà pace
“Juventini per il sorpasso sul Napoli non ringraziate chi vi dà dei ladri”.Questo il titolo dell’ultimo editoriale di Marcello Chirico su Calciomercato.com. Chirico, grande tifoso bianconero, prende spunto dal pareggio tra Inter e Napoli per tornare ancora una volta sulle vicende di Calciopoli.
“Certo, per effetto di questo pari la Juventus ha potuto scavalcare il Napoli e riprendere, dopo mesi, la testa solitaria della classifica, ma a pronunciare quel “grazie” proprio non ce la faccio…non si ringrazia chi si ostina, con estrema pervicacia, a darti del malfattore, negando come sempre tutti gli addebiti che lo riguardano.”
E da qui in poi la solita dose di veleno. Ronaldo che parla di sistema corrotto alla festa dei 110 anni dell’Inter senza ricordarsi che in quegli anni vincevano tutti fuorchè i nerazzurri. Il negazionismo per quanto Calciopoli non avrebbe addebitato alla società nerazzurra pur ricorrendone ampi motivi, e poi Gianfelice Facchetti, e poi la relazione di Palazzi, lo “scudetto di cartone”, Guido Rossi. Insomma il solito armamentario di ogni juventino che si rispetti.
Memoria corta
La conclusione di Chirico è un gioiello:
“Alla luce di tutto questo, e dopo appunto i gentili pensierini ammiccanti fatti appunto nel giorno dei loro festeggiamenti, capirete bene perché un grazie agli interisti per il pareggio col Napoli proprio non riesco a farglielo, mi spiace. Le storie vanno raccontate integrali, senza omettere ciò che non conviene, altrimenti così non vale.”
Ha ragione Chirico, le storie vanno raccontate integrali. La sua pur apprezzabile ricostruzione ha una sola “piccola” dimenticanza o omissione, come lui le definisce: 30 sentenze di diverso ordine e grado della giustizia sportiva e di quella civile. Roba da niente, può succedere a tutti (gli juventini).
Ciò detto. L’Inter e gli interisti non si aspettano nessun grazie, soprattutto da quelle latitudini. Loro facciano la loro corsa, noi facciamo la nostra.
Siamo noi a ringraziare lui
Anzi, a ben pensare siamo noi nerazzurri che dobbiamo un ringraziamento a Marcello Chirico. Leggere brani del genere, anche in momenti di stanca nerazzurra come quello attuale, ci provoca sempre e comunque una dose di goduria non irrisoria. E’ormai provato dalla scienza che ogni qualvolta lui, Moggi o qualsiasi altro protagonista del mondo Juve tornano a parlare di quei fatti, i tifosi nerazzurri si giovano immediatamente degli effetti benefici di quei ricordi. “Mi hanno ucciso l’anima”, gli scudetti revocati, l’abbonamento a Sky per vedersele tutte quelle partite della serie B.
L’umore subito migliora, torna l’appetito, il colpo della strega non tormenta più le malandate schiene ed anche le mogli sembrano più belle. Grazie Marcello. Alla prima occasione caffè pagato.
Se capita in Toscana, a poche decine di chilometri da Monticiano, paese natio di Lucianone Moggi, c’è Scansano, famoso per il suo borgo medioevale e per lo strepitoso Morellino, un nettare degli Dei più che un vino. Il caffè lo prendiamo li. Scansano, con l’accento sulla seconda a!
Fonte Calciomercato.com