(CdS) Perisic, è mistero. Cosa gli è successo? Le risposte
Perisic desaparecido
Perisic non c’è più. O meglio, non si vede più. L’esterno croato è impalpabile, assente, inutile da qualche mese a questa parte. Il Corriere dello Sport in edicola oggi analizza la situazione del croato, e prova a dare ai tifosi nerazzurri una spiegazione quantomeno plausibile di ciò che gli è accaduto.
Ecco le parole del quotidiano romano: “C’è un giocatore che rappresenta al meglio l’andamento della stagione dell’Inter. Si chiama Ivan Perisic, e fino alla 15ª giornata, ovvero al 5-0 rifilato al Chievo, sembrava inarrestabile, mentre dal turno successivo ha cominciato a battere in testa, senza più riprendersi. Anche domenica scorsa, dentro a una squadra che è comunque riuscita a tenere testa al Napoli, il croato è stato tra i pochi a restare nell’ombra”.
Stagione a due facce
Eppure Perisic aveva cominciato la stagione alla grande. Era il secondo capocannoniere della squadra (per la verità lo è ancora, e questo spiega molto del periodo negativo dell’Inter), sfornava assist a Icardi ed era una pedina fondamentale per Spalletti. Il tecnico nerazzurro infatti non lo aveva mai sostituito. Nelle ultime partite invece è stato richiamato in panchina due volte su due. Una chiara inversione di tendenza.
Vediamo come il Corriere dello Sport racconta la stagione a due facce di Ivan: “Fino appunto alla 15ª giornata il ruolino di marcia del croato recitava ben 7 gol e addirittura 6 assist. In totale, insomma, aveva “prodotto” 13 reti, quasi uno a partita. Ebbene, dal turno dopo, in casa della Juventus, è come se Ivan sia scomparso. Nei tabellini, del suo nome non c’è stata più traccia e nemmeno i compagni hanno potuto beneficiare dei suoi passaggi vincenti. Inizialmente, l’idea era che si trattasse di una crisi passeggera, quindi del tutto normale. Ma il tunnel ormai ha superato i 3 mesi, esattamente come quello dell’Inter. E la luce, almeno per il croato, ancora non si vede”.
I perché
C’è per forza un motivo per il quale Perisic si è inceppato, ha smesso di correre, di saltare l’uomo, di attaccare l’area di rigore. Il motivo ha provato a cercarlo il Corriere dello Sport: “A un certo punto si è anche parlato di sindrome Mondiali. Ovvero del classico giocatore che tende a risparmiarsi in vista della rassegna iridata. Con Ivan, però, adesso siamo oltre al risparmio. Anche perché quello che (non) fa in campo, poi potrebbe pagarlo la prossima estate, avendo perso la desuetudine a certe giocate. Già perché è come se non ci provasse nemmeno: zero accelerazioni, zero dribbling, zero doppi passi, quasi che tutto il suo bagaglio tecnico fosse improvvisamente scomparso. Viene da pensare che la crisi sia soprattutto psicologica, vale a dire un azzeramento di fiducia e autostima, peraltro sorprendente per un giocatore abituato o osare e rischiare”.
Se l’esterno fosse vittima della “sindrome del Mondiale”, la soluzione al problema potrebbe essere vicina: “Tra una settimana ci sarà la pausa per le nazionali. Chissà che tornare a giocare nella Croazia non restituisca a Spalletti il vero Perisic”.