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Icardi, dichiarazioni da vero capitano e una risposta chiara sul futuro

Il bomber nerazzurro ha parlato della sua squadra

Il capitano dell’Inter, Mauro Icardi, ha preso parte allo speciale dedicato dalla rivista Topolino ai 110 anni dei nerazzurri, rispondendo ai piccoli cronisti inviati alla Pinetina.

Queste le sue parole: Quale partita dell’Inter ricordi con più emozione? “La finale di Champions League del 2010. E il 3 a 2 nel derby a ottobre, in cui ho fatto tripletta”.

Quanta responsabilità c’è a diventare capitano dell’Inter a soli 22 anni?
“Tantissima, a quell’età non è normale ma è nel mio carattere affrontare le sfide. Ricevere la fascia di Javier Zanetti mi ha dato tanto come calciatore e come uomo. Rappresento con orgoglio la squadra e i tifosi, cerco di fare del mio meglio”.

Cosa significa per te ‘amala’? “È la sintesi di questo club; ci si vuole tutti bene, come in una famiglia che vive in amore. Lavoriamo insieme per il bene di tutti. E’ l’Inter: non tutte le squadre sono così”.

Una risposta importante poi alla domanda in cui inevitabilmente sembra far riferimento al suo futuro

Cosa regalerai all’Inter per il 110° compleanno? “Spero tanti gol, e titoli, che portano gioia e soddisfazione”.

Cosa provi in campo davanti a più di 70mila persone? “È straordinario, c’è tutta quella gente che urla: ‘Forza Inter’ e il tuo nome! È una gran fortuna poter provare quest’emozione”. 

Come ti senti sul dischetto del rigore? “È una responsabilità forte, tutta la fiducia della squadra è nei miei piedi, migliaia di tifosi ti guardano trattenendo il fiato. Ma bisogna calciare. È il mio ruolo”.

Chi è il miglior calciatore dell’Inter di sempre? E del mondo? “Javier Zanetti. E Lionel Messi. Argentini come me”.