Inter: cercasi Perisic
Inter: Perisic fino ad oggi ha saltato solo una gara, quella di Genova con i rossoblu per l’infortunio alla spalla. E ciò nonostante che dai primi dello scorso di dicembre si siano perse le tracce del giocatore dirompente visto all’opera fino ad allora. Da quella tripletta con il Chievo il croato ha infilato una serie di partite che definire sottotono è già un complimento.
Assente, svogliato, mai incisivo come i tifosi si erano abituati a vederlo, indiavolato con le sue sgroppate fino in fondo per poi servire cross e assist preziosi per Icardi oppure con i suoi movimenti ad accentrarsi per cercare la soluzione individuale.
E quindi anche Spalletti si sta convincendo che è giunto il momento che anche Perisic si fermi per dare spazio a chi sta dimostrando di avere una migliore forma o l’asticella della concentrazione più alta.
Prima domenica in panchina
Il sito di Repubblica riporta l’indiscrezione del turn over che Spalletti sarebbe intenzionato a fare in occasione della gara di domenica con la Sampdoria. Non sono pochi gli allenatori, anche di alto profilo, che giudicano la panchina come la migliore medicina per curare periodi come quello di Perisic.
Spalletti ne ha già dato ampia dimostrazione con diversi giocatori ritenuti inamovibili in avvio di stagione.
Il primo a farne le spese è stato Gagliardini, l’ombra del giocatore concreto e preciso visto in campo nei primi mesi dopo l’arrivo all’Inter. Poi è stata la volta di Brozovic, anch’egli preda di un lungo periodo costellato da prestazioni decisamente insufficienti. Domenica scorsa anche Borja Valero e Vecino hanno si sono inizialmente accomodati sulla panchina di San Siro in occasione del big match con il Napoli. E non pare affatto casuale che, dopo il periodo trascorso guardando gli altri giocare, proprio Gagliardini e Brozovic siano stati i migliori dell’Inter con i ragazzi di Maurizio Sarri.
Perisic potrà riflettere
Fa bene dunque Spalletti a invitare l’esterno croato a riflettere sulle sue ultime performances seduto vicino a lui. Probabile che domenica ammiri da bordo campo proprio il suo connazionale Brozovic, Rafinha e compagni occupare a turno quella fascia di campo da lui lasciata senza un padrone. Se il ragazzo ha la giusta dose di orgoglio, la panchina non potrà che stimolarlo a recuperare quelle convinzioni di cui l’Inter ha assolutamente bisogno.
Fonte: Repubblica