Mancati acquisti e dichiarazioni scomode, il rapporto tra Suning e Spalletti
Lo strano rapporto tra la dirigenza e l’allenatore di Certaldo
Luciano Spalletti è sempre stato un allenatore di carattere forte, prorompente, non ha mai avuto problemi a schierarsi apertamente, a rispondere alle accuse e non ha mai abbassato lo sguardo davanti a una sfida. Insomma, la personalità del tecnico toscano è uguale alla sua bravura e anche la dirigenza e i tifosi della Beneamata se ne sono accorti.
Sin dal primo giorno, l’uomo di Certaldo ha motivato la squadra, prendendosi tutte le responsabilità e difendendo i giocatori. “Uomini forti, destini forti” questo il mantra dell’ex allenatore giallorosso, che durante l’estate si è scontrato con i tifosi che insultavano i ragazzi, ma soprattutto con i giornalisti, che alimentavano le voci di mercato, accostando all’Inter tutti i campioni possibili e immaginabili. Da Vidal a Sanchez senza dimenticare Iniesta e Nainggolan.
L’inizio sulla panchina nerazzurra è stato ottimo, ma già durante la striscia vincente, Spalletti iniziava a richiedere espressamente rinforzi alla dirigenza. Era innegabile il fatto, che la coperta fosse troppo corta, ma soprattutto mancasse un giocatore in grado di fare la differenza e di risolvere le partite con un guizzo geniale. Icardi non è quel tipo di giocatore, nonostante sia un realizzatore fenomenale, mentre l’Enfant Prodige Yann Karamoh è ancora troppo acerbo, e non è in grado di reggere una pressione del genere.
Durante la sessione invernale, in un periodo in cui la squadra meneghina ha avuto un calo totale, l’allenatore aveva espressamente richiesto più qualità a centrocampo. Per l’arrivo di Pastore, sembrava tutto fatto, ma la dirigenza ha di fatto bloccato la trattativa, mandando su tutte le furie il tecnico e i tifosi. Da quel giorno, Spalletti ha più volte richiamato l’attenzione della società, e in qualche situazione, lo ha fatto in maniera polemica davanti alle telecamere, andando a contraddire le parole di Sabatini e Ausilio.
In ordine cronologico, le ultime dichiarazioni dopo il match contro il Napoli, hanno alzato un polverone e l’ex mister capitolino le ha poi dovute ritrattare per non andare a minare l’integrità di una società, che in questo momento traballa in maniera preoccupante. Insomma, il rapporto della dirigenza non è idilliaco, soprattutto in un momento delicato, che potrebbe decidere le sorti della stagione del club milanese.