(Corsera) Marassi è una trappola, l’Inter deve fare attenzione
L’anno scorso Marassi costò due esoneri all’Inter
Nelle ultime stagioni l’Inter ha trovato molte difficoltà ma lo stadio Marassi di Genova si è dimostrato un luogo maledetto per i nerazzurri. Lo scorso anno la sconfitta contro la Samp costò la panchina di De Boer, quella contro il Genoa la panchina di Pioli. Spalletti è avvertito.
L’Inter vuole tornare a brillare in trasferta. La vittoria manca dal 25 di novembre e, per arrivare alla Champions, sarà fondamentale migliorare il percorso fuori casa. Fino alla fine del campionato i nerazzurri affronteranno ben sette gare lontani da San Siro contro le quattro che giocheranno in casa. Partire in questa volata finale con una vittoria contro la Sampdoria a Marassi sarebbe vitale.
La squadra di Giampaolo, infatti, in casa ha raccolto 32 dei 44 punti totali e, sul campo dello stadio Luigi Ferraris è caduta anche la Juventus. Come l’Inter anche la Sampdoria ha un rendimento quasi opposto: con le big del campionato entrambe sono due squadre molto forti che, però, faticano molto quando devono incontrare le medio-piccole e le piccole.
Come sventare la maledizione
Se la partita di Genova contro il Genoa di Ballardini ha insegnato qualcosa è, senza dubbio, che l’attenzione va tenuta al massimo per tutta la gara. Il potenziale offensivo della Sampdoria è molto rilevante e, se il centrocampo guidato da Torreira dovesse splendere come al solito, per i nerazzurri sarà una gara molto difficile.
Il nodo tattico sarà proprio a centrocampo dove chi occuperà il ruolo di trequartista per l’Inter avrà il compito di mettere in difficoltà Torreira. I nerazzurri proveranno a mettere in difficoltà gli avversari con le proprie percussioni sull’esterno e segnare sarà compito di Mauro Icardi.