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(GdS) Luciano Spalletti festeggia la vittoria. Dopo la pausa tour-de-force

La vittoria di ieri può far dormire sonni tranquilli a Luciano Spalletti, almeno per ora

Il modo migliore per uscire dalla crisi. Vittoria sul Benevento, pareggio in casa contro il Napoli e ieri vittoria sul campo della Sampdoria. Luciano Spalletti ha capito che per la Champions ci sarà bisogno di più partite così.

Una gara come quella di ieri l’Inter quest’anno non l’aveva ancora giocata. Dominante in campo in entrambe le fasi, la squadra avversaria passiva di fronte alle iniziative nerazzurre. Luciano Spalletti ha ingabbiato Torreira e da lì la Sampdoria non è più riuscita a giocare. In più avere un Mauro Icardi in formato Superman aiuta e non poco.

La gara di ieri, però, non può essere analizzata normalmente. Dopo il rigore la Sampdoria è crollata e definitivamente uscita dal campo. Prima del rigore, però, ci sono alcune letture da poter fare sulla partita. I primi venti minuti, prima del gol di Perisic, sono ottimi dal punto di vista dell’interpretazione della partita. La vera qualità dell’Inter di ieri, però, è quella di riuscire a non subir gol e a mantenere la concentrazione al massimo per tutti i 90′.

Le parole di Luciano Spalletti

“Ho detto quelle parole per andare avanti, per avere un dialogo con i giocatori, poi se per voi è uno spunto per creare dei dubbi e delle discussioni è una cosa vostra. Io cerco di dare forza ai giocatori. Non so quale sia il sistema per vincere ma conosco quello per perdere, cioè fare i complimenti a prescindere e dire sempre bravi a tutti.”

“Sono tranquillo, ho visto la squadra sterzare­. Ora può venire qualsiasi avversario, siamo ripartiti e possiamo giocare contro chiunque perché siamo squadra. Avevo già spiegato che la svolta, e anche bella evidente, era arrivata contro il Benevento. Ora stiamo facendo meglio sotto l’aspetto della personalità e del carattere.”

“Nei primi 20 minuti abbiamo preso confidenza con la partita, poi abbiamo alzato il ritmo in base alla preparazione dei primi minuti e abbiamo fatto le cose bene. Abbiamo saputo interpretare quando concedere 10 metri o saltare addosso in maniera corretta. Ho visto molta qualità. Però dipende quando si parla di qualità cosa si intende: io parlo di qualità di interpretazione nonostante la Samp facesse bene, se sbagli quando non è il momento diventa difficile.”

Sulla mancata convocazione di Mauro Icardi

“Il CT dell’Argentina Sampaoli non lo ha convocato? Che me lo lasci sempre, visto che Mauro ha anche questo ginocchio che va gestito.”