Inter, svelati i segreti del bel gioco . La scelta fondamentale è….

Inter: una vittoria così mancava da tanto

L’Inter contro la Sampdoria vince e soprattutto convince. Già nel match terminato a reti inviolate contro il Napoli si intravedeva un cambio di mentalità ma la conferma è arrivata proprio nel giorno del poker di Icardi. In molti si spiegano il perché di questa involuzione, durata da gennaio ad inizi marzo. Svogliatezza, calciatori in panne e difficoltà nel concretizzare.

La stagione iniziale dei nerazzurri aveva meravigliato tutti, grazie a quel 4-2-3-1, marchio di fabbrica di Luciano Spalletti. Già, proprio il tecnico che, ad inizio campionato, non poteva fare a meno delle geometrie di Borja Valero. Lo spagnolo, in qualsiasi posizione, era sempre in campo e dava sfogo alle corsie esterne che proponevano innumerevoli cross per un rapace Icardi.

Dopo la brillante vittoria sul Chievo, tutti hanno ha assistito al declino nerazzurro. Perisic non pervenuto per tre mesi, Icardi infortunato e senza toccare alcun pallone nelle poche gare giocate. Rafinha non al meglio non poteva fare la differenza con pochi minuti nelle gambe. Alla fine un centrocampo senza idee e senza equilibrio.

Il normale calo di forma di Borja Valero,appesantito dagli anni, ha fatto perdere idee e consapevolezza ad Icardi e compagni. La squadra ormai, si reggeva soltanto su un’invalicabile difesa e su uno straripante Cancelo.

La mossa decisiva

Dopo prove, critiche, gossip e climi tesissimi, finalmente Luciano Spalletti ha trovato la formula giusta per riprendere la sua squadra. Sedute raddoppiate e tanto equilibrio. Brozovic e Gagliardini sembra essere il puzzle perfetto. Uno rincorre e l’altro illumina con la propria dinamicità. In effetti una zona mediana composta dall’ex Atalanta e Vecino non poteva illuminare e anche Rafinha non era in grado di far ripartire i suoi se non accompagnato dalla giusta tecnica.

Borja Valero non le avrebbe giocate tutte e si doveva immaginare. Icardi non avrebbe inventato gol se non dietro si fossero create le manovre giuste per arrivare al tiro. Adesso l’Inter sembra aver ritrovato le vecchie certezze con l’inserimento di nuovi elementi. Quel che si chiedono tanti tifosi è come sia possibile attendere tanti mesi per avere un radicale cambiamento, dopo che ogni singolo allenatore segue i propri calciatori quotidianamente.

Probabilmente, anche gli allenatori si intestardiscono e non riescono ad agire con razionalità. Confutare e rivedere il lavoro, organizzato da mesi, non è cosa semplice e non accettare questa normalissima situazione, soprattutto in contesti sportivi, potrebbe avere effetti drammatici. Intanto l’Inter si è ritrovata e la qualificazione in Champions non è poi così lontana.