(GdS) Derby, caos biglietti: l’Inter sta valutando di rimborsare i suoi tifosi
Derby, l’Inter vuole rimborsare i suoi tifosi
Derby, la polemica sui biglietti non accenna a placarsi. Tra il Milan che insiste per il voucher da offrire ai tifosi di entrambe le squadre, e l’Inter che sta spingendo per trovare una soluzione decisamente più elegante. Di questo parla infatti la Gazzetta dello Sport in edicola oggi.
Ecco le parole del quotidiano milanese sull’iniziativa che vorrebbe intraprendere la società nerazzurra: “l’Inter sta valutando a livello tecnico e legale la possibilità di rimborsare a proprie spese i peraltro pochi sostenitori che non dovessero riuscire neanche a fare il cambio nominativo”. Insomma, un vero e proprio rimborso a proprie spese.
Un’iniziativa che se si concretizzerà sarà una vera e propria lezione di stile per i cugini rossoneri. La società milanista insiste nell’offrire ai tifosi che avevano acquistato un biglietto per assistere alla stracittadina un coupon per vedere altre partite del Milan. Sia chiaro, la società di Fassone ha tutti i diritti per comportarsi come sta facendo, molti supporters rossoneri però si aspettavano un po’ più di tatto. Molti di loro, infatti, sono venuti dall’estero e non possono assistere più a nessuna partita da qui alla fine del campionato.
Una situazione che probabilmente non si risolverà
Il Derby è da sempre un motivo di gioia e di felicità, almeno nella fase di avvicinamento alla partita. Questa volta si sta trasformando, anche a causa dello sfregio al murales nerazzurro, in una sfida decisamente troppo elettrica. Il buon senso da parte delle società servirebbe ora più che mai, per stemperare animi e tensioni.
Alla fine i tifosi dovranno accontentarsi del voucher propinato dalla società rossonera. Secondo la Gazzetta dello Sport però molti supporters di entrambe le squadre stanno insistendo con il Milan per avere la possibilità di cambiare nominativo ai biglietti del voucher. In questo modo potrebbero recuperare parte dei soldi spesi per assistere a una partita che non c’è stata.