Italia non vince e i club investono su stranieri
L’Italia vive uno dei momenti più bui della propria storia calcistica. Poca qualità e concetto di gioco sterile hanno causato un pessimo risultato anche nel Ranking Fifa. Tanta responsabilità deve essere attribuita soprattutto ai club, sempre più orientati ad investire con calciatori stranieri.I vivai sono sempre meno affollati e si cercano opportunità aldilà dei confini.
Luigi Apolloni, ex calciatore di Parma e della Nazionale,parla di questo momento tanto delicato e non nasconde una frecciata all’Inter:
“S’è parlato tanto dei giovani e dei settori giovanili, purtroppo i club puntano ad avere risultati immediati e non sempre puntano su calciatori giovani, anche a causa della pressione di stampa e tifoseria. L’Italia, in questo momento, ha toccato il fondo a livello di Nazionale. Sarebbe il caso di puntare sui giovani, di istruire gente competente nei settori giovanili e di puntare sugli italiani. Quando avevo 14-15 anni, c’erano soltanto tre stranieri per squadra. Adesso, invece, ci sono tantissimi stranieri e si trovano 2-3 stranieri al massimo. In una gara di Serie A, Udinese-Inter, contai un solo italiano in campo. Il calcio italiano non si può affermare tale, vista la massiccia presenza di stranieri”.
I nerazzurri, attualmente, sono soliti giocare con un blocco di almeno 3 calciatori. Candreva, D’Ambrosio, Gagliardini ed Eder rientrano quasi sempre nelle scelte di Spalletti. Il Napoli, ad esempio, presenta i soli Insigne e Jorginho tra i titolari.