Diritti Tv, Mediapro paga
Diritti Tv, con il primo pagamento degli spagnoli di Mediapro torna il sereno in Lega Calcio. Di questo parla il Corriere dello Sport in edicola oggi. Ecco le parole del quotidiano romano: “Oggi, Mediapro ha versato i 50 milioni previsti come caparra sugli 1,05 miliardi a stagione con cui l’agenzia spagnola si è aggiudicata i diritti della serie A per i prossimi 3 anni. In tutto, considerata anche l’iva, l’importo bonificato è stato pari a 64.050.061 euro. Del resto Roures, fondatore di Mediapro, nel suo blitz in Italia della scorsa settimana (e ci sarà un bis nelle prossime ore), aveva garantito a Lega e Infront che non ci sarebbero stati intoppi. Resta il fatto che alcuni club avevano cominciato ad agitarsi”.
Il pagamento avvenuto però ha rasserenato i club di Serie A e li ha convinti che tutto andrà nel verso giusto anche nel prossimo futuro. La prova del nove, in ogni caso, si avrà il 16 aprile, quando Mediapro dovrà presentare le garanzie bancarie a copertura dell’1,05 miliardi. Ci sono stati già contatti con alcune bache, come Unicredit e Banca Intesa proprio per questo motivo.
Contatti ci sono stati, come rivela il Corriere dello Sport, anche con il nuovo presidente di Lega Miccichè. Questo perché, nonostante non sia ancora operativo, è comunque il massimo dirigente di Banca Imi, del gruppo Intesa San Paolo. Quindi i contatti con le banche ci sono stati, le stesse però vorrebbero aspettare che Mediapro raggiunga un accordo con i broadcaster (Sky, Mediaset, ecc…) per dare le garanzie che servono agli spagnoli.
Broadcaster alla finestra
Diritti Tv, Sky e Mediaset restano alla finestra. Mediapro, come rivela il Corriere dello Sport, ha già iniziato a incontrarsi con Mediaset e Perform per discutere della subassegnazione dei diritti della Serie A. E un accordo potrebbe arrivare a breve con questi soggetti.
Sky invece non si muove, anzi, ha rifiutato la prima richiesta di incontro degli spagnoli. Questo perché, come spiega il quotidiano romano, “la strategia di Santa Giulia è quella di non agevolare in alcun modo Mediapro, con la segreta (fino ad un certo punto…) speranza di far arenare il loro progetto, rientrando così in gioco con un terzo bando”. Saranno delle lunghe trattative e la situazione sicuramente non si risolverà presto.