Francesco Toldo, intervistato in radio, ha svelato retroscena interessanti sull’Inter
Dopo aver appeso i guanti al chiodo, Francesco Toldo è rimasto in orbita Inter, portando avanti i progetti Inter Campus e Inter Forever. Intervistato da RMC Sport, ha parlato di Inter a ruota libera.
INTER FOREVER: “Inter Campus, che esula l’aspetto tecnico della prima squadra, serve soprattutto per far divertire i tifosi e i ragazzi meno fortunati di noi. Inter Forever, invece, è legato ai giocatori che hanno vestito la maglia nerazzurra in passato. Cerchiamo sempre di mantenere un ottimo rapporto tra chi ha vestito la nostra maglia, indipendentemente dall’epoca storica in cui hanno giocato con l’Inter. Oggi ci sono i cinesi al comando: sono davvero molto rispettosi e il loro obiettivo è il raggiungimento di tantissimi traguardi”.
SUNING: “Di Suning ci si può sicuramente fidare. La loro volontà è quella di investire in maniera davvero importante. La famiglia Zhang è grossa e sono proprietari di attività in settori che fruttano molto. In Cina c’è da rispettare un determinato equilibrio, specialmente sull’espatrio capitali all’estero. Il nostro obiettivo resta quello di riportare l’Inter in cima, dove merita di essere”.
INTER: “Non c’è una reale motivazione sui risultati negativi. Poi l’Inter è sempre stata una squadra bipolare: magari vince tante gare, ti porta a pensare che sia sia la più forte, ma all’improvviso si ferma. Credo che c’entrino tutta una serie di cambi apportati dopo Mourinho: i cambiamenti rendono sicuramente difficile programmare: avere una proprietà stabile certamente aiuterà. Nel derby, tanto dipende dall’approccio con cui si scende in campo. Già negli spogliatoi bisogna essere carichi: non bisogna mai andare sotto, né nella testa, né nel risultato”.
SPALLETTI: “Penso sia una persona normalissima che sa tanto di calcio. Lo ritengo perfetto per l’Inter, ma da solo può far poco. Anche lui ha visto passare quei due mesi quando, ci siamo tutti guardati in faccia senza capire cosa stesse accadendo. Non è lui a dover cambiare le cose, le cose vanno cambiate tutti insieme. Il periodo brutto, però, penso sia passato. Adesso è arrivato il momento di fare e dimostrare”.
ICARDI: – “Mauro quando ha una mezza occasione la butta sempre dentro. La convocazione per il Mondiale dipenderà esclusivamente da loro: di certo io lo porterei sempre: è un vero e proprio cecchino. In campo e fuori è un capitano, ma terrei in considerazione anche Handanovic, che è un grandissimo professionista. Mauro, come tutta la squadra, ha avuto un momento difficile. Di certo, portare la fascia all’Inter non è semplice”.