Il giornalista de “Il Sole 24 ore” ha analizzato la situazione societaria nerazzurra
Come un fulmine a ciel sereno. Le dimissioni di Walter Sabatini da il ruolo di coordinatore dell’area tecnica Suning, hanno sorpreso tutti. Solo ventiquattro ore prima, il dirigente era apparso sì preoccupato, ma non a tal punto da rassegnare le dimissioni, anzi, aveva chiesto un po’ di tempo, per seguire gli sviluppi della Beneamata in campionato.
Ovviamente, la maggior parte dei tifosi si è scagliata contro la società, rea di aver destabilizzato l’ambiente, ma soprattutto di aver allontanato, una delle figure più importanti e valide dell’ambiente Inter. A onor del vero, sembra che le dimissioni dell’ex direttore sportivo giallorosso siano direttamente collegate alla risoluzione consensuale tra Fabio Capello e il colosso cinese, avvenuta solo poche ore prima.
Marco Bellinazzo, giornalista de “Il Sole 24 Ore” durante il programma “Tutti Convocati” ha rapidamente analizzato la situazione nerazzurra a livello dirigenziale, ma soprattutto, ha provato a spiegare i motivi dell’improvviso allontanamento di Sabatini:
“Succede che questo addio si poteva prevedere per il carattere dell’ex dirigente della Roma, un carattere poco adatto a mischiarsi alla realtà di Suning in schemi cambiati rispetto ad un anno fa. Si vuole essere meno spregiudicati e le strategie messe in campo all’Inter e allo Jiangsu che non ha problemi di fair play sono state improntate sull’estrema cautela, su giocatori pronti che non rappresentavano una sfida. Suning vuole razionalizzare anche le competenze e le deleghe e la compresenza di Sabatini ed Ausilio non era semplice.”
Questo l’intervento del noto giornalista, sul delicato momento della squadra meneghina, e sul futuro del progetto sportivo del colosso orientale.