(CorSera) Sabatini si è dimesso, l’impero cinese si sgretola
Sabatini via, troppi paletti e poca autonomia
Il Corriere della Sera commenta l’addio di Walter Sabatini dal ruolo di Coordinatore tecnico delle squadre di Suning, Inter e Jiangsu. La fine del rapporto suo e di Fabio Capello ha fatto esplodere il caos in casa nerazzurra. La frattura insanabile tra Sabatini e il colosso cinese ha avuto il suo apice con l’ultimo mercato: “Troppi paletti e poca autonomia. Il proprietario Jindong Zhang si è via via disinteressato dall’Inter. Da oltre un anno non si vede a Milano, ma ha posto rigorose linee guida: rispetto del fair play finanziario e delle rigide direttive del governo cinese, contrario ad esportare capitali da investire nel calcio”.
Una scelta sofferta
Il quotidiano evidenzia che comunque la decisione di Sabatini di dire addio all’Inter e al progetto Suning è stata tutt’altro che facile: “Allontanarsi dall’Inter è una scelta sofferta, i segnali però c’erano, come pure le voci di un ritorno dell’ex ds Marco Branca e dello sbarco dell’ad del Bologna Claudio Fenucci. Non aver potuto creare una squadra tutta sua e i rifiuti di Suning all’arrivo di Ramires e Pastore hanno fatto saltare il banco”.
Progetto cinese fragile
“Comunque sia, Suning esce con l’immagine distrutta dopo l’addio di Capello e Sabatini. Se due figure di spicco del nostro calcio lasciano di loro spontanea volontà significa una cosa sola: il progetto cinese non è credibile, ma è solo di un allarmante fragilità”.
(fonte: Corriere della Sera)