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(GdS) Sabatini, i veri motivi del suo addio al progetto Suning

Sabatini, le sue parole

Sabatini ieri ha spiazzato tutti. Nessuno poteva immaginare che la sua avventura all’Inter, anzi con Suning sarebbe finita così presto. Ma andiamo con ordine. Nella mattinata di ieri la Gazzetta dello Sport lancia la bomba: il coordinatore di Suning Sports vuole dimettersi. La notizia è questa, non ci sono troppi dettagli.

Poi in serata arrivano le parole di Walter. Eccole, tratte dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi: «Stiamo parlando in un clima molto sereno ma non fatemi altre domande, perché aspettiamo gli eventi. Stiamo discutendo, ripeto, in un clima di totale comprensione reciproca. Sarebbe stato bello costruire una storia un po’ più consistente…».

Parole che sanno di resa. Troppe divergenze con la proprietà, troppi limiti per un dirigente abituato a lavorare in piena autonomia. Ad oggi l’ex dg della Roma è ancora il coordinatore tecnico di Suning Sports però, come rivela la rosea, ha rassegnato le dimissioni quindici giorni fa’. Le possibilità che rimanga sono quindi pochissime.

I veri motivi dell’addio

Sabatini ha deciso di interrompere il rapporto con Suning per una serie di motivi. Eccoli, secondo la Gazzetta dello Sport: “A Milano ha lasciato in realtà il segno il burrascoso mese di gennaio, quello del mercato di riparazione, che poi non è stato tale. Facile immaginare che a «innescare» l’ex dg della Roma siano state soprattutto le grandi difficoltà incontrate nel muoversi con la giusta autonomia in sede di trattative. Insomma, Walter non se la sente più di andare avanti senza poter inciderea modo suo su un mercato reso già molto difficile dai paletti del fair play finanziario e dalle restrizioni del governo cinese, senza trascurare il complicato meccanismo di comunicazione Milano­ Nanchino anche in sede di normale amministrazione. Mal digeriti, anzi per nulla metabolizzati gli stop in particolare alle operazioni Ramires, Pastore e Texeira, con i due brasiliani di proprietà propriodell’altro club di Suning. Si parla anche di uno scontro durissimo con la proprietà nelle ultimissime battute di mercato”.

Le dimissioni di Fabio Capello, invece, non c’entrerebbero nulla con quelle di Sabatini, secondo la rosea. Questo per un motivo molto semplice: le dimissioni del tecnico dello Jiangsu sono arrivate ieri, quelle del coordinatore, come detto precedentemente, quindici giorni fa’.

Insomma, rapporti tesi e fiducia ai minimi termini tra un grande direttore e una proprietà che non gli ha dato possibilità di manovrare quanto avrebbe voluto e potuto. L’Inter e Suning perdono, se le dimissioni dovessero essere accettate, una enorme risorsa. Risorsa che non si saprà mai quanto bene avrebbe fatto se avesse potuto operare come avrebbe voluto.