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Inter Primavera: Vergani bomber vincente, sogna Ibrahimovic e Dovizioso ma rifiuta lo United

Inter Primavera: Vergani bomberino di razza

Inter, Vergani: un papà interista da sempre lo porta fin da giovanissimo a San Siro, quella che domani potrebbe essere casa sua. I primi calci al pallone li dà nelle scuole calcio limitrofe di Carugate e Monza. “Vagonate di gol fin da subito….”, il ragazzino riccioluto e timido parla poco con la bocca ma molto con i piedi. “L’esultanza? Solo per le partite importanti, perché “Il gol è un momento di gioia personale” e lui preferisce urlare dentro di sé piuttosto che davanti ai tifosi”.

Oggi quell’esultanza è esplosa come non mai, finalmente. E’ partito dalla panchina, è entrato dopo il 70mo e nel primo supplementare ha uccellato il portiere viola Ghidotti. Non era tra i titolari non perché sia meno bravo di altri, anzi. Ma per un motivo ben più concreto. Edoardo era il più giovane della compagnia di Stefano Vecchi. Il suo campionato è quello degli “allievi” dove è un vero principe del gol, 17 in 20 partite.

Ha detto no allo United

Fino ad oggi pochi minuti con la Primavera in campionato. Pochi (25) anche nel Viareggio fino ad oggi divisi tra le partite con Genoa e Pro Vercelli. “Prima punta di quelle eleganti, che non lasciano scampo. Come Ibra, suo modello da sempre. Letale come la Ducati sul rettilineo, come il suo idolo Dovizioso che incrocia e batte Marquez all’ultima curva in Qatar. Deve imparare ad essere più cattivo Edoardo. La troppa leggerezza l’unico difetto che gli rimproverano, la poca cattiveria la sola arma che gli manca per poter pensare in grande.”

Quando arriva il momento di iniziare a giocare davvero ha la fila di rappresentanti di ogni club davanti a casa. Con il papà che si ritrova dove poteva finire se non in nerazzurro? “Mezza Premier che si innamora di lui, ma poco conta. Anche lo United ha bussato alla porta a quanto dicono, trovando un semplice e sincero “No, grazie”.

Sogna un gol nel derby

L’Inter se lo coccola, lui che può essere l’ennesimo attaccante di un vivaio impressionante. Destro, Balotelli e non solo. Pinamonti che freme e molti altri. Edoardo Vergani, il bomber silenzioso, che continua a fare quello che gli riesce meglio: segnare e decidere le partite. A parlare, poi, saranno gli altri, non lui. Magari dopo un gol nel derby. Lì sì, esulterebbe. “
Fonte: Gianlucadimarzio.com