La società meneghina ha pubblicato sul sito ufficiale una nota riguardo alla scomparsa dello storico osservatore
Lutto in casa nerazzurra. Ieri è venuto a mancare Pierluigi Casiraghi storico osservatore della Beneamata e pilastro della squadra milanese. Molti lo ricordano come uno dei più talentuosi osservatori, che dal 2000 lavorava con l’Inter. Molti dei campioni che hanno vestito la maglia nerazzurra sono stati scoperto da “Casi”, come tutti affettuosamente lo chiamavano.
Balotelli e Coutinho sono solo due, dei giocatori scoperti dall’osservatore brianzolo. Molti sono stati i successi, con giocatori promettenti convinti a trasferirsi a Milano, ma c’è stata anche qualche piccola delusione, come spesso raccontato dallo stesso. David Alaba, Paul Pogba e Romelu Lukaku sono i tre più grandi rimpianti di Casiraghi, che non è riuscito a portarli in nerazzurro.
“Perluigi Casiraghi c’era sempre, quando non era in giro per il mondo a scovare talenti.Nei trofei del Settore Giovanile del terzo millennio c’è molto del suo, capace com’era di riconoscere un giocatore di talento in mezzo a mille, ma prima di tutto è stato un faro, una guida, un’ispirazione per chi lavorava in un club che centodieci anni fa è stato fondato da uomini come lui, operosi, orgogliosi e aperti al mondo.Aveva un aneddoto per tutti, una storia, una parola. Brianzolo, orgoglioso del suo lavoro, lo difendeva sempre fino in fondo. Era un sommelier del talento, osservatore per vocazione prima ancora che per professione: arrivava fino ai campi più scomodi, di confine, li preferiva alla comodità degli alberghi di lusso e dei grandi tornei. Perché lì poteva capitare di trovare un Goran Pandev, un Jonathan Biabiany, un ragazzo visto magari per caso che sarebbe poi diventato un pezzo di storia dell’Inter.Alcuni diventavano campioni, altri si perdevano per strada, non sai mai cosa può succedere a un ragazzo giovane, ma lui non li mollava in nessun caso. Teneva i contatti, se li portava a cena, li aiutava a capire il calcio italiano dentro e fuori dal campo, condendo magari la conversazione con qualche battuta in dialetto milanese, da uomo di calcio, di spirito, di cuore.Ciao Casi, ci farà effetto girarci e non vederti lì, al Centro Facchetti, a bordo campo, coi jeans, la polo, gli occhiali da sole, a vedere come si comportano in allenamento i tuoi ragazzi, con una storia da raccontare a tutti, dirigenti o giardinieri, calciatori o impiegati“.
Questo il commovente ricordo della società nerazzurra , apparso sul sito ufficiale della Beneamata.