Lo Monaco su Suning
L’ammnistratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco, intervistato da RMC Sport parla della gestione dell’Inter attuata da Suning. Voto più che sufficiente per i cinesi, che si sono presi l’onere di acqusitare la società in una condizione economica molto difficile e sono costretti a investire guardando ai dati di bilancio: “I cinesi, almeno quelli seri, non hanno l’orecchino al naso. Sono venuti all’Inter hanno fatto un investimento importante ma hanno anche uno sguardo ben fisso su quella che è la situazione di bilancio della squadra nerazzurra. L’Inter è stata venduta perché in una situazione economica disastrata, come lo era il Milan e come lo sono tante altre società italiane. I cinesi che parlano di rispetto del fair play finanziario, di avere investimenti misurati e correlati a quella che è la gestione economica della rosa per evitare che lieviti fuori da ogni logica, ecco tutto questo secondo me cozza contro quelli che sono i piani sbandierati all’inizio con l’avvento dei cinesi”.
Sabatini
Per il momenti i tifosi interisti possono scordarsi grossi investimenti. La crescita passa attraverso un’efficace e graduale programmazione. Questo non era in linee con le idee di Sabatini, che evidentemente pensava di avere più autonomia di manovra: “L’Inter per tentare di vincere non passerà attraverso campagne acquisti faraoniche ma ci vuole passare attraverso una programmazione che tiene molto bene presente il contenimento dei costi e questo probabilmente non era in sintonia con quelle che erano le aspettative di Sabatini. Un direttore quando viene chiamato per raggiungere traguardi importanti e non ha la disponibilità ad investire è in qualche modo un direttore mutilato. Quindi una chiave di lettura potrebbe essere questa, poi bisogna essere sempre dentro per capire le dinamiche. Una cosa è certa, per il Milan e l’Inter i tempi per essere competitivi con la Juve e scalzarla mi sa che sono ancora un po’ lunghi”.